Mutui, il 2024 prende una svolta positiva: 1200 euro salvati in un lampo | Finalmente si festeggia
Ottime notizie in questo 2024 per quanto riguarda i mutui.
Per questo 2024 sono in arrivo importantissime novità per quanto riguarda i mutui.
A partire dai prossimi mesi le rate dei mutui a tasso variabile andranno incontro a delle riduzioni fino a 50 euro, ma si parla anche di cali di ben 100 euro al mese.
Questa è la misura che potrebbero mettere in atto le banche per quanto riguarda le rate di numerosi mutui a tasso variabile, una grandissima notizia per tutti gli intestatari di mutui a tasso variabile che nel corso degli ultimi mesi avevano dovuto avere a che fare con un notevole incremento delle rate.
Ecco dunque tutte le informazioni relative al calo dei mutui in arrivo nei prossimi mesi.
Mutui: il calo dei prezzi entro fine 2024
Le banche, stando ad uno studio condotto da Facile.it, sono dunque pronte a mettere in atto una riduzione delle rate mensili dei mutui a tasso variabile di circa 10 euro a partire da aprile, di 100 entro la fine di questo 2024 e anche di 120 entro l’estate del 2025. Le stesse banche hanno già provveduto all’abbassamento delle rate dei mutui indicizzati all’Euribor a sei mesi, con tutti quelli con indicizzazione a 12 mesi che dovrebbero essere ridotti a partire dal prossimo maggio o dal prossimo giugno.
Per quanto riguarda l’Euribor a 12 mesi, questo attualmente si attesta intorno ad un 3,69% circa: ad ottobre era al 4,160%, a novembre al 4,022% e a dicembre al 3,679%. Un abbassamento costante nel corso degli ultimissimi mesi che ha portato come conseguenza ad un calo anche delle rate dei mutui a tasso variabile, anche se nel discorso vanno coinvolti anche tutti coloro che puntano quest’oggi ad aprire un mutuo a tasso fisso.
Gli aumenti dei tassi di interesse dal 2022
A partire dal luglio del 2022 la Banca Centrale Europea ha messo in atto una vera e propria rivoluzione per quanto riguarda la sua politica monetaria, anche e soprattutto allo scopo di far fronte alla crisi post pandemia da covid 19. La BCE, sotto la guida di Christine Lagarde, ha messo da parte ben sei anni di tassi a zero o negativi lanciandosi sulla strada del rialzo del prezzo del denaro allo scopo di arrivare ad una considerevole riduzione dell’inflazione. A partire proprio dal 2022, sono stati dunque effettuati ben dieci rialzi dei tassi di interesse, saliti dallo 0% al 4,5%.
Una politica che ha finito con il portare ad un incremento del costo del credito in tutta l’Eurozona e ad un incremento dei costi dei mutui a tasso variabile, che hanno iniziato durante questo periodo a diventare più costosi di circa 200 euro al mese. Ciò ha provocato come naturale conseguenza numerose richieste alle banche di apportare modifiche alle condizioni del prestito, con queste ultime che hanno deciso a loro volta di venire incontro ai propri clienti attraverso una riduzione del differenziale, un modo per far sì che il mutuo a tasso variabile s trasformasse in un mutuo a tasso fisso.