Pasqua, quest’anno a tavola mancherà un prodotto fondamentale: la festa è rovinata
A qualcosa dovremmo forse rinunciare. Scopriamo assieme quali prodotti, per le prossime feste, avranno un costo decisamente proibitivo.
E’ un’epoca, la nostra, nella quale le famiglie italiane sono in genere abituate a fare sacrifici. Sino a poco più di venti anni fa sembrava impossibile, ma oggi, di fatto, viviamo in una economia che – per certi versi – ricorda quella “di guerra”.
Certo, non stiamo parlando qui della riconversione dell’intero apparato produttivo del nostro paese a sostegno di uno sforzo bellico. Esistono però degli indicatori che permangono alti, negli ultimi due anni, e che rappresentano aspetti tutto sommato tipici di una economia sottoposta ai venti di guerra: in primis, rallentamento economico, inflazione, razionamento dell’energia.
E tutto ciò non può non impattare sui consumi delle famiglie, che si vedono costrette a compiere scelte che un tempo neanche erano pensabili. Un fenomeno che emerge ovviamente con forza quando, tendenzialmente, la spesa familiare sale, come durante le festività comandate.
Siamo ormai a pochi giorni dalla Pasqua e – come rileva l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori – per fare gli acquisti consueti al fine di celebrare la festa in famiglia, sarà necessario spendere mediamente oltre il 6% in più dello scorso anno. Una cosa sicuramente difficile per molti, dato che gli stipendi, se sono aumentati, il che non è affatto detto, lo hanno fatto di un misero 2/3%.
I rincari pasquali
Ma quali sono i prodotti che, a detta dell’Osservatorio, hanno subito il maggior aumento di prezzo? Innanzitutto i coniglietti di cioccolato, molto amati dai bambini, che salgono rispetto al 2023 di un 19%.
A seguire, ancora cioccolato: quello preparato negli ovetti, venduti in confezioni rincarate del 12%. Ma non è solo la cioccolata a mostrare i segni dell’inflazione. Se cambiamo genere e puntiamo sul salato, scopriamo che a salire vertiginosamente di prezzo – con un +18% – è anche la famosa pizza pasquale.
Uova e colomba pasquali
A crescere di prezzo, purtroppo, anche alcuni affettati tipici del periodo delle feste, da mettere in tavola come antipasto. E’ questo il caso del noto salame umbro, detto “corallina”, il cui costo sale del 12%. E non è finita qui, poiché anche le uova fresche sentono la pressione dell’inflazione, con aumenti superiori al 10%.
L’aumento dei prezzi non risparmia proprio nulla. Fortunatamente, però, alcuni alimenti tipici della Pasqua rincarano ma meno degli altri. E’ i caso delle tradizionali uova di cioccolato, le quali crescono di prezzo solamente nella fascia più alta (sopra i 200 gr.) e di un contenuto 5/7%. Anche la nota colomba pasquale costa di più, ma solo in una forbice che va dal 2% all’8%.