Stipendi in Italia, per vivere in questa regione non ti bastano due lavori: ti salvi solo se abiti qui
In una regione d’Italia non si riesce a vivere con due stipendi: ecco i posti in cui si guadagna di più.
Vi sono alcune zone d’Italia in cui si fa fatica a vivere addirittura con due lavori e altre in cui si riesce a guadagnare di più stando allo stesso tempo bene.
In alcune regioni gli stipendi dei lavoratori sono molto più alti mentre in altre più bassi, con alcune differenze sostanziali in special modo tra il Nord e il Sud.
In più i salari dei lavoratori italiani sono andati incontro a diverse modifiche nel corso del tempo a causa di diversi tipi di fattori.
Ecco quindi qui di seguito una panoramica in merito agli stipendi medi dei lavoratori in Italia in base alle diverse regioni.
Stipendi in Italia: quanto si guadagnava prima della pandemia
Per quanto riguarda i fattori principali che hanno portato nel corso degli ultimi anni a cambiamenti nella retribuzione dei lavoratori in Italia è impossibile non parlare della pandemia da covid 19. Nel 2019 l’Osservatorio JobPricing aveva provveduto a pubblicare un report sugli stipendi annuali lordi in Italia ponendo attenzione in particolare alle differenze tra le diverse regioni del nostro Paese.
Gli stipendi più alti, e ciò non rappresenta di certo una sorpresa, si sono fatti registrare in Lombardia e in Trentino Alto Adige, regioni nelle quali la retribuzione lorda annuale ammontava rispettivamente a 31.472 e a 31.136 euro. Sul gradino più basso del podio si era invece posizionato il Lazio con una media annuale lorda di 30.353 euro: una somma che aveva permesso il sorpasso sull’Emilia Romagna (scesa in quarta posizione con una media annuale lorda di 30.305 euro). Il resto della top ten continua con il quinto posto della Liguria (29.809 euro) per poi proseguire con Piemonte (29.530 euro), Veneto (29.473 euro), Valle d’Aosta (28.999 euro), Friuli Venezia Giulia (28.661 euro) e Toscana (28.485 euro). Altro dato poco sorprendente consiste nelle ultime posizioni delle regioni meridionali: agli ultimi due posti si trovavano infatti Calabria e Basilicata rispettivamente con una retribuzione annuale lorda di 25.083 e di 24.495 euro.
Stipendi dopo la pandemia: le differenze tra le diverse regioni
In seguito alla pandemia e trascorsi ormai ben cinque anni gli stipendi nelle regioni italiane sono cambiate. L’ultimo report dell’Osservatorio JobPricing risale al 2022, e secondo i dati in esso raccolti lo stipendio netto medio in Italia s tredici mensilità si attesta intorno ai 1.818 euro per gli impiegati e ai 1.542 euro per gli operai. Su quattordici mensilità si arriva invece a 1.688 euro per gli impiegati e a 1.415 euro per gli operai. Diversa la situazione dei dirigenti, che su tredici e su quattordici mensilità arrivano rispettivamente a 4.473 e a 4.153 euro.
Tra il Nord e il Sud vi è una differenza negli stipendi uguale per la precisione al 14%. Tra le regioni con le retribuzioni più alte figurano sempre la Lombardia (33.452 euro), il Lazio (32.360 euro)e la Liguria (32.156 euro). Tra le regioni in cui i lavoratori percepiscono gli stipendi più bassi vi sono invece ancora Basilicata e Calabria accompagnate dalla Puglia, con la media che oscilla tra i 26.055 euro e i 27.261 euro.