Pensione di reversibilità, ora si fa doppia: in questo caso l’assegno raggiunge cifre mai viste
Ecco in quanto consiste il doppio assegno della pensione di reversibilità.
Un argomento di enorme interesse per tutti i pensionati consiste senza ombra di dubbio nella pensione di reversibilità e nell’assegno doppio.
Vi sono infatti alcuni casi in cui a chi ha già una pensione può spettare anche la reversibilità, ad esempio quando ad un pensionato o ad una pensionata viene a mancare il proprio rispettivo coniuge.
Secondo l’ordinamento italiano vi è la possibilità di cumulare la pensione di vecchiaia con quella di reversibilità, anche se in tal caso ci sono comunque alcuni limiti superati i quali il secondo assegno può essere tagliato. In tal senso decisivo è il discorso riguardante tutti i redditi individuali che vengono percepiti da chi beneficia del doppio assegno, anche se la soglia reddituale viene praticamente rivista con cadenza annuale.
Ecco dunque qui di seguito tutto quello che c’è da sapere per quanto riguarda la pensione di reversibilità e il doppio assegno.
La pensione di reversibilità: le regole per il doppio assegno
In alcuni casi pensione di vecchiaia e pensione di reversibilità possono dunque essere cumulabili. Un primo esempio è quello del coniuge superstite che fa richiesta non solo della pensione di vecchiaia per sé stesso ma anche di quella di reversibilità per il coniuge defunto. Il coniuge può avere diritto ad una percentuale del 60% della pensione che veniva percepito dal coniuge defunto, ma nel caso di determinati tipi di redditi personali tale percentuale può anche essere diminuita del 25, del 40 o del 50%.
I limiti sono nello specifico i seguenti: 25% tra le tre e le quattro volte il trattamento minimo di pensione, 40% tra le quattro e le cinque volte, e 50% al di sopra delle cinque volte il trattamento minimo di pensione. Per il calcolo del reddito individuale non si tiene conto soltanto di un’altra possibile pensione ma anche di altri redditi che devono sottostare alla tassazione IRPEF. Nel caso in cui all’interno del nucleo familiare del coniuge superstite siano presenti figli minori, inabili al lavoro o studenti la pensione di reversibilità non va incontro ad alcun tipo di riduzione.
I casi di incompatibilità tra pensione di reversibilità e pensione di vecchiaia
In molti altri casi pensione di vecchiaia e pensione di reversibilità non risultano essere compatibili tra di loro. Per il coniuge superstite anche separato o divorziato non vi sono vincoli di alcun tipo ma solo i casi dei tagli elencati poco sopra, ma il discorso cambia nel caso della pensione di reversibilità richiesta dai genitori del defunto o anche dai suoi fratelli o sorelle.
In assenza di coniugi e figli la pensione di reversibilità può spettare anche ai genitori della persona defunta per una percentuale che va dal 15% in caso di un unico genitore al 30% per entrambi i genitori. Il requisito fondamentale per vedersi riconosciuta la pensione di reversibilità consiste però, oltre che nell’aver compiuto almeno 65 anni di età, il non essere titolari di nessun’altra pensione. Stesso discorso per quanto riguarda i fratelli e le sorelle, con la pensione di reversibilità al 15% nel caso di un solo fratello o sorella e al 30% per due o più fratelli o sorelle.