Siccità, 3 milioni di persone senza acqua: niente doccia né acqua da bere | Chi vive qui è spacciato
3 milioni sono le persone che si ritrovano senza acqua, chi vive in questo posto deve affrontare il duro problema della siccità.
Probabilmente qualcuno ricorderà che già nella scorsa estate si era parlato di emergenza idrica. Alcune città avevano l’ordine da parte dei comuni di non sprecare l’acqua in alcun modo. Qualcuno non ha potuto riempire la piscina, altri addirittura non potevano annaffiare il giardino.
L’acqua in effetti un bene prezioso a cui nessuno dovrebbe essere portato a rinunciare. Però purtroppo alcune volte noi stessi ce ne dimentichiamo e ne facciamo un uso sconsiderato, che poi vieta all’utilizzo a tutti perché è presente in quantità troppo bassa. Soddisfare il fabbisogno mondiale di questo bene non è affatto semplice.
Probabilmente in molti sapranno benissimo che sono tanti paesi nel mondo che soffrono la siccità per periodi anche piuttosto lunghi. Nella nostra Italia sono tanti tantissimi paesi che spesso rimangono completamente senza acqua, non ne hanno né per lavare né tantomeno da bere. A questo si aggiunge poi l’emergenza per quello che riguarda l’inquinamento delle acque, che fino a qualche anno fa aveva toccata vicino l’Italia intera.
Baciare un paese dove la siccità ormai all’ordine del giorno, la questione sta diventando veramente troppo seria da affrontare, occorre trovare una soluzione il prima possibile.
L’emergenza idrica in Sicilia
Se si pensa che l’emergenza idrica sia qualcosa lontana dalla nostra Italia, ci si deve ricredere. La siccità è molto più vicino di quello che si possa pensare. In Sicilia sono ben sé le province in cui è stato dichiarato lo stato di allerta e di crisi che per durerà meno fino al 31 marzo.
100 sono invece i comuni in cui nei prossimi mesi l’acqua sarà totalmente razionata. Grave il problema non solo per l’abitazioni private, ma per tutti coloro che hanno bisogno di acqua lo svolgimento del loro lavoro. Basta pensare agli agricoltori per i quali le conseguenze saranno veramente disastrose.
Coldiretti lancia l’allarme
Una situazione veramente disastrosa, un’emergenza che ha spinto l’aggiunta regionale ad approvare lo stato di crisi che è partito già dal 31 dicembre.coinvolge numerose province della Sicilia tra cui Palermo, Trapani, Enna, Caltanissetta, Messina e Agrigento. Coldiretti dal canto suo ha lanciato già l’allarme, affermando che non succedeva qualcosa di questo genere da più di 100 anni, e secondo gli esperti il peggio ancora non è arrivato.
La prospettiva è quella di non essere in grado in estate di proteggere le coltivazioni. Le scarse piogge la mancanza d’acqua non permetteranno di avere un raccolto rigoglioso, questo ovviamente si rifletterà non solo sulla quotidianità degli agricoltori, ma anche sui prezzi che verranno proposti ai consumatori.