Barilla, la guerra dei biscotti è finita in tribunale: cosa sta succedendo
Barilla: uno dei suoi prodotti di punta le ha fatto perdere migliaia e migliaia di euro. Ecco cosa è successo.
Barilla è una delle aziende italiane di maggiore spicco nell’economia del nostro paese. Una multinazionale del settore alimentare che opera principalmente nel mercato della pasta secca, ma anche dei prodotti da forno, farina, pane e anche i sughi pronti. Insomma, una grande varietà di prodotti che riscuoto un grande successo all’interno del mercato italiano.
Fondata a Padova nel 1877 da Pietro Barilla sr, discendente di una famiglia di panettieri. L’attività fu avviata per la produzione soprattutto del pane e della pasta, solo in un secondo momento si è evoluta divenendo la multinazionale che tutti conosciamo oggi. Era il 1908 quando l’attività si ingrandì e due anni dopo fu creato un pastificio con forno a produzione continua.
Qui la svolto nella storia Barilla che ancora oggi continua ad affascinare una buona fetta di italiani. Prima il pane, poi l’attenzione si spostò sulla produzione di pasta all’uovo, a tal punto che lo stessa stesso era un uovo stilizzato.
L’azienda è stata in grado di superare le numerose crisi economiche e sociali, a cui una qualsiasi impresa, sia di piccole che di grandi dimensioni può andare incontro. Attualmente si è aperta un’altra frattura all’interno dell’azienda, data da eventi che si sono susseguiti e l’hanno vista protagonista.
La chiamano gara dei biscotti
Quella in cui Barilla si trova impalata è denominata anche guerra dei biscotti. In merito a ciò si p arrivati al secondo round, che purtroppo ha visto l’azienda sopperire sotto i colpi dell’avversario, ovvero l’azienda Tedesco e Sapori Artigianali. Tutto è iniziato nel 2023 quando l’azienda parmense chiese al tribunale di Brescia la commercializzazione, da parte dell’azienda rivale di alcuni suoi biscotti come ad esempio i Tondolotti, Amiconi, Raggi di Sole e altri.
Il motivo della controversia era che Barilla riteneva che i biscotti in questione fossero la copia esatta di alcuni suoi biscotti che tutti conosciamo come le Gocciole Pavesi, la Campagnole e gli Abbracci.
Ecco la decisione del giudice
Il giudice in primo grado ha deciso che una parte delle richieste Barilla poteva anche essere accolta e quindi ha vietato la commercializzazione dei Gocciolotti, Maramao e Amiconi, perfetti doppioni delle Gocciole, Pan di Stelle e Abbracci. Inoltre il tribunale ha vietato di utilizzare sulle confezioni elementi che potessero rimandare alla Barilla e ovviamente alla Mulino Bianco.
Ma la restante parte delle richieste è stata rifiutata tenendo conto che le forme dei biscotti sono state ormai volgarizzate.