IMU, maxi sconti se paghi tramite quest’app: possono richiederlo tutti in un attimo
Novità importanti con la riforma fiscale targata Meloni. Sconti e semplificazioni burocratiche faranno felici una marea di contribuenti.
Tra le imposte meno amate dagli italiani c’è sicuramente l’IMU, la famigerata Imposta Municipale Unica. E’ questo il balzello che si deve pagare ai Comuni quando si è proprietari di fabbricati non adibiti ad abitazione principale.
L’imposta viene versata in due tranches: l’acconto il 16 giugno – per quest’anno, eccezionalmente, il 17 – e il saldo il 16 dicembre. Come accennato, sono esenti IMU le abitazioni principali, a meno che queste non siano delle vere e proprie case di lusso.
Essendo un tributo di carattere locale, a stabilire l’aliquota – così come eventuali agevolazioni – sono i Comuni. Vi è però una indicazione generale la quale prevede una aliquota ordinaria, pari allo 0,86% ed una ridotta (per le prime case “di lusso”) dello 0,5%. Gli enti locali possono stravolgere completamente queste percentuali, incrementandole o – in casi eccezionali – anche azzerandole.
L’imponibile su cui applicare l’aliquota è il valore della rendita catastale dell’immobile, rivalutato del 5% e moltiplicato per un determinato coefficiente, il quale varia al variare della categoria. L’imposta può però essere ridotta del 50% in alcuni casi specifici: quando l’immobile posseduto è certificato come inagibile; se è di interesse storico o artistico; se è di proprietà di un pensionato residente all’estero ed iscritto all’AIRE; quando l’immobile è concesso in comodato d’uso gratuito fra genitori e figli.
Sconti sull’IMU con la nuova riforma fiscale
Da quanto emerge, la nuova IMU 2024 dovrebbe prevedere uno sconto particolare, se pagata tramite una precisa modalità.
Analogamente a quanto già fanno alcune Regioni italiane, le quali scontano il costo del bollo auto se pagato tramite addebito bancario diretto, anche per l’imposta sulla casa pare che verrà introdotta tale specifica premialità. L’abbattimento dovrebbe essere pari al 5% di quanto dovuto, con un massimo di 1.000 €.
Agevolazioni pagando tramite SDD
L’idea di premiare con uno sconto i contribuenti che pagano tramite SDD (SEPA Direct Debit, ossia il vecchio RID) è collegata all’esigenza, da parte dello Stato, di evitare ritardi e contribuire a semplificare il rapporto con il cittadino.
La stessa agevolazione, per quanto ne sappiamo al momento, dovrebbe riguardare un ulteriore tributo sulla casa, la nota TARI, ovverosia la “Tassa sui Rifiuti“, anch’essa di natura locale e destinata a finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Immaginiamo che saranno molti i contribuenti che opteranno per l’addebito bancario automatico, grazie alla riduzione dei costi.