Pensioni, maxi assegno in arrivo il prossimo mese: i pochi fortunati avranno una bella sorpresa | Chi è in lista
Le pensioni del prossimo mese saranno erogate a partire dal 2 maggio. Per un numero ristretto di ex lavoratori ci sarà una gradita sorpresa.
Il mese di aprile sta per finire e, giustamente, in molti cominciano a far due conti su quando saranno erogati loro stipendi e pensioni e su quanto loro spetterà.
Sono due domande più che legittime, viste le difficoltà economiche che colpiscono praticamente tutti. La questione che ci si pone, in sostanza, praticamente è: “Su quanti soldi potrò contare il prossimo mese? e a partire da quando?“. Proviamo a far chiarezza su questi aspetti in relazione alle pensioni.
Come tutti i mesi, anche per il prossimo l’erogazione del corrispettivo previdenziale sul conto corrente sarà effettuata il primo giorno bancabile. Essendo il 1 giorno festivo – la Festa dei lavoratori – i pensionati riceveranno la pensione sul conto, postale o bancario, già il 2 di maggio.
Diverso è il discorso, come sempre, per chi intende ritirare in contanti quanto spetta: in tal caso, il sistema prevede un calendario connesso alle iniziali dei cognomi. Gli ultimi a poter godere del proprio assegno di quiescenza saranno coloro il cui cognome inizia per S, T, U, V. W, X, Y, Z, il prossimo mercoledì 8 maggio.
Pensioni e nuova IRPEF
Sin qui, dunque, abbiamo trattato la questione del “quando”. Quanto al “quanto” – ci si scusi il gioco di parole – va fatta una premessa importante. Ricordiamo infatti che, a partire dallo scorso 1 gennaio 2024, sono entrate in vigore le nuove aliquote IRPEF.
Queste ultime sono passate da quattro a tre, eliminando cioè quella del 25% (da applicarsi sino allo scorso anno alla fascia di reddito che va dai 15.000 € ai 28.000 €) ed estendendo così l’applicabilità di quella più bassa, il 23%, sino a 28.000 €. Pur essendo in vigore dall’inizio dell’anno, la nuova tassazione IRPEF è stata però recepita con un certo ritardo dall’INPS.
A maggio più soldi sul conto per qualcuno
Già con l’erogazione delle pensioni dei mesi di marzo ed aprile la stragrande maggioranza dei pensionati hanno però ottenuto quanto loro dovuto a partire dal primo dell’anno, grazie al meccanismo di recupero degli arretrati di gennaio e febbraio.
Solo una minoranza, pertanto, sarà interessata – con il cedolino previdenziale di maggio – ad un accredito degli arretrati di ben quattro mesi (gennaio, febbraio, marzo ed aprile): si tratta di una parte di coloro che – stante un reddito annuo compreso tra i 15.000 € ed i 28.000 € – sono passati dall’aliquota marginale del 25% a quella minore del 23%, più favorevole. In pratica, costoro si troveranno a recuperare – tutto assieme – quel 2% di differenza tra le due aliquote.