Infortunio sul lavoro, in questo caso il tuo capo ti mantiene fino alla pensione: tutti gli esempi
Nel caso di infortunio sul lavoro il nostro capo potrebbe mantenerci fino alla pensione.
Una delle questioni da sempre più spinose per quanto riguarda i lavoratori è senza ombra di dubbio quella dell’infortunio sul lavoro.
Per tutti i dipendenti vi sono ormai sempre più tutele, dal Testo Unico n. 1124 del 1965 fino ad arrivare alle varie norme integrative come ad esempio il D. Lgs. 38/2000.
Da qui l’obbligo per tutti i datori di lavoro di stabilire un vero e proprio accordo con l’INAIL, un’assicurazione valida per tutti i lavoratori che tuteli questi ultimi in caso di malattie di tipo professionale o comunque di infortuni.
Ecco dunque un approfondimento sul tema degli infortuni sul lavoro, dal modo in cui vengono risarciti fino ai diritti dei lavoratori.
Infortunio sul lavoro: il risarcimento
Per quanto riguarda il risarcimento l’infortunio sul lavoro è risarcito nella quasi totalità dei casi. Ciò a patto però che il lavoratore abbia avuto una condotta lavorativa conforme alla sua mansione e ai suoi compiti, con il datore di lavoro che non è dovuto ad alcun tipo di risarcimento nel caso in cui il dipendente si faccia male nel corso di un’attività che non avrebbe dovuto compiere.
Quando si infortuna sul luogo di lavoro il lavoratore si vede riconosciuta la retribuzione del datore di lavoro dal giorno dell’incidente fino al terzo giorno dell’infortunio uguale al 100% nel giorno dell’accaduto e al 60% per le successive tre giornate a carico sempre del datore di lavoro. In più il diretto interessato arriva a percepire anche un’indennità dall’INAIL a partire dal quarto giorno fino alla conclusione del periodo dell’infortunio uguale al 60% della retribuzione fino al novantesimo giorno dell’infortunio e al 75% di quella media al giorno dal novantunesimo giorno dell’infortunio fino alla totale guarigione.
Indennità INAIL: come viene pagata
L’indennità che si riceve dall’INAIL viene riconosciuta a tutti i lavoratori anche per i giorni festivi e viene inserita dal datore di lavoro all’interno della prima busta paga. Una volta che si è accertata definitivamente la dinamica dell’infortunio sul lavoro l’INAIL provvede dunque a conferire l’indennità al lavoratore, per la precisione a partire dal quarto giorno dopo l’incidente. Il pagamento da parte dell’INAIL può essere effettuato in forma di vaglia postale o assegno circolare, di accredito sul conto corrente postale o bancario, o anche con carta prepagata provvista di codice IBAN.
Stando però agli artt. 10 e 11 del D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124 l’INAIL può in caso di accertata responsabilità civile anche esercitare il diritto all’azione di regresso nei confronti sia del datore di lavoro che dei soggetti responsabili dell’incidente. Inoltre occorre precisare come l’INAIL non provveda ad effettuare alcun tipo di controllo domiciliare, motivo per cui non devono essere rispettate fasce orarie di reperibilità specifiche.