Lavoro, se scarichi quest’app il contratto lo trovi subito: altro che LinkedIn | Non ci avresti mai pensato
Trovare lavoro nel nuovo millennio è una impresa difficile, ma non sospetterete mai quale app si riveli veramente d’aiuto in questa ricerca.
Il mercato del lavoro, negli ultimi anni, si caratterizza per essere decisamente poco fluido: con ciò intendiamo il fatto che non sbocciano frequentemente nuove opportunità di lavoro, tali da consentire di impiegarsi o reimpiegarsi senza troppi problemi.
C’era un tempo nel quale la offerta di lavoro superava ampiamente la domanda, pertanto bastava recarsi da chi cercava personale anche con un semplice CV stampato lì per lì, e la probabilità di essere scartati era davvero minima.
Oggigiorno, invece, nonostante magari si sia ampiamente qualificati per una posizione, il rischio di essere esclusi, per i filtri messi in atto dalle aziende nella selezione del personale, sono altissimi. Ed è peraltro anche fisiologico, dato che candidarsi ormai è tanto semplice quanto effettuare un semplice click in una delle tante piattaforme dedicate al recruiting.
La più nota app dedicata al lavoro, LinkedIn, processa ad esempio ogni giorno migliaia di annunci di ricerca di personale, i quali – a pochi secondi dalla loro pubblicazione – vengono letteralmente presi d’assalto da vagonate di aspiranti candidati. Si rivela pertanto necessario – per l’azienda – sfrondare le candidature il più possibile, così da renderle un numero gestibile.
Cercare lavoro online
Il fatto è che tale selezione viene spesso eseguita direttamente da sistemi algoritmici impersonali, i quali non entrano nei dettagli delle qualità e delle competenze del candidato, limitandosi ad escludere i CV sulla base di parametri esclusivamente formali e, talvolta, anche discriminatori, come l’età, la presenza di figli, ecc.
Non è pertanto un semplice caso che ormai le nuove generazioni utilizzino le piattaforme specializzate nella ricerca di lavoro soltanto parzialmente, iniziando ad esplorare anche altri canali. Come riporta il Sole 24 Ore, solo 6 zoomers scarsi su 10 utilizzano le piattaforme di recruiting.
L’uso dei social per la ricerca di lavoro
A seguire, nelle preferenze della Gen Z, resistono ancora le agenzie per la ricerca di personale: Adecco, Randstad e altre simili realtà evidentemente continuano a garantire fiducia, tanto da essere note ed utilizzate da poco più del 50% dei giovani.
Ma il risultato strabiliante è che al terzo posto nella graduatoria dei canali più usati nella ricerca del lavoro per le nuove generazioni vi siano i social network: quasi 5 giovani su 10 li utilizza in tal senso. E, a monopolizzare tale canale, per l’influenza che ormai tale social ha mostrato di avere, è Tik Tok, l’app di origine cinese assai utilizzata dagli under 25.