Dichiarazione dei redditi, ti obbligano a farla anche se non lavori: quel che devi dichiarare è assurdo
In alcuni casi la dichiarazione dei redditi la deve fare anche chi non lavora.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata come noto da ogni contribuente ogni singolo anno.
Vi sono però anche dei casi specifici in cui a doverla presentare è anche chi non lavora o chi non si trova ancora in pensione. Per dover presentare il 730/2024 o il modello Redditi non si deve dunque necessariamente essere impegnati in un’attività lavorativa.
La questione è di enorme importanza in un periodo come questo, con la campagna dichiarativa ormai avviata e con l’Agenzia delle Entrate che ha reso già disponibili i modelli precompilati per tutti i contribuenti.
Ecco dunque i casi in cui anche chi non lavora è costretto alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Chi deve fare la dichiarazione dei redditi anche se non lavora
La dichiarazione dei redditi consiste in un documento che ogni anno i contribuenti devono presentare alle autorità fiscali in modo da dare tutte le informazioni necessarie in merito alla propria situazione reddituale e per poter effettuare il calcolo delle tasse da versare a conguaglio o al contrario i rimborsi da dover ricevere. La dichiarazione dei redditi serve anche per poter dichiarare le detrazioni fiscali a cui ogni contribuente ha diritto, in quanto alcune spese che sono state sostenute durante l’anno possono essere sfruttate per ritrovarsi con un IRPEF meno gravoso da dover versare al Fisco.
Alla luce di ciò si può essere portati a credere che la dichiarazione dei redditi interessi esclusivamente coloro che lavorano sia da autonomi che da dipendenti o anche i pensionati. Vi sono però anche lavoratori dipendenti o pensionati che non sono tenuti alla presentazione del 730 o coloro che non percepiscono alcun reddito da lavoro o da pensioni. La dichiarazione dei redditi rappresenta infatti un obbligo per tutti coloro che hanno percepito redditi nel corso dell’anno precedente, ma tali redditi possono derivare non soltanto da attività lavorative ma anche da interessi per prestiti o possesso di immobili: l’obbligo della presentazione scatta però solo e soltanto in caso di determinati limiti di reddito. Si può pensare ad esempio al proprietario di un’abitazione aggiuntiva a quella in cui il diretto interessato vive che viene data in affitto ad un’altra persona e dalla quale deriva dunque il pagamento di un canone mensile: in casi come questo il proprietario dovrà dichiarare i propri redditi indicando nello specifico il reddito da locazione su cui deve versare l’IRPEF.
I casi dei redditi diversi e la Naspi
A fare la dichiarazione dei redditi sono obbligati anche coloro che percepiscono redditi da capitale provenienti non da attività lavorative ma da altre forme di impiego del proprio capitale come ad esempio nel caso degli investimenti finanziari che possono consistere in obbligazioni, azioni o anche fondi comuni di investimento.
Infine vi è il discorso relativo all’indennità di disoccupazione Naspi che non è sempre da dichiarare. Nei casi in cui un contribuente abbia avuto come reddito soltanto la Naspi nel corso dell’anno di imposta di riferimento con un’unica Certificazione Unica emessa la dichiarazione dei redditi può anche non essere presentata. Per evitare l’obbligo della dichiarazione resta però necessario in ogni caso non aver percepito alcun altro tipo di reddito.