Emergenza lavoro, 200mila euro regalati a chi vive in queste regioni: vanno richiesti entro il 2024
Scopriamo come ottenere incentivi economici straordinari per crearsi una propria azienda, grazie alle nuove agevolazioni pubbliche.
E’ da pochissimo stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 60/2024, “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione“, giornalisticamente ridenominato DL Coesione. In esso troviamo importanti novità, relative agli incentivi messi a disposizione per creare nuove imprese.
La misura prevede infatti voucher a fondo perduto per i giovani al di sotto dei 35 anni, che intendono avviare una nuova attività imprenditoriale, autonoma o professionale. L’incentivo non è rivolto a tutti, ma solamente a coloro che posseggono altri requisiti, soprattutto di natura territoriale.
Gli importi dei voucher erogabili variano dai 40.000 € ai 50.000 €, ma sono possibili anche ulteriori contributi a fondo perduto, tali da finanziare l’acquisto di beni strumentali di vario tipo, sino al 70/75% del loro valore, con un tetto massimo di 200.000 €. Ma quali sono i requisiti per ottenere questa “manna dal cielo”?
Innanzitutto, i giovani al di sotto dei 35 anni debbono essere in condizioni di vulnerabilità sociale, discriminazione o marginalità: ciò significa sostanzialmente disoccupati di lunga durata, oppure donne vittime di violenza, disabili o discriminati per vari motivi. Oltre a ciò, va detto che – al fine di ottenere i voucher o i finanziamenti a fondo perduto – risulta necessario che l’attività che si vuole aprire abbia sede legale in determinate regioni italiane.
Le regioni agevolate dal DL Coesione
Il Decreto Legge 60/2024 prevede due interventi distinti, denominati rispettivamente “Resto al Sud” e “Autoimpiego Centro-Nord Italia“. Con il primo, si proroga sostanzialmente una iniziativa divenuta negli anni quasi strutturale, che riguarda le attività da impiantare nelle regioni del Mezzogiorno.
In particolare, in attesa di un prossimo decreto interministeriale che specifichi esattamente le aree territoriali nelle quali sarà possibile usufruire degli incentivi nel 2024 e 2025, è ipotizzabile che le regioni beneficiarie siano riprese dalle precedenti versioni dell’iniziativa “Resto al Sud”.
“Resto al Sud” e “Autoimpiego Centro-Nord Italia”
Le regioni meridionali che hanno sin qui beneficiato degli incentivi, sono state: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. E’ quindi probabile che il nuovo incentivo mantenga l’agevolazione per queste regioni.
Le vecchie versioni di “Resto al Sud” prevedevano però un estensione anche ad altre zone del paese, non propriamente meridionali: l’area del cosiddetto “cratere sismico” del Centro Italia (parte del Lazio, delle Marche e dell’Umbria) e tutte le isole minori – marine, lagunari e lacustri – del Centro-Nord. Con l’inaugurazione della nuova iniziativa dedicata all’autoimpiego nel centro-Nord Italia, è probabile che tali aree geografiche rientrino più propriamente in quest’ultima.