104 cancellata, chi è nato prima di questa data non la riceve più: la decisione dello Stato è già presa per tutti
Se sei nato prima di questo anno ti tolgono la 104, lo Stato ha già preso la sua decisione e questo non sarà di certo di aiuto.
Come buona parte dei nostri lettori saprà molto bene, la legge 104 è quella che va a tutelare i diritti delle persone più fragili. Ci si riferisce a coloro che, per via di una serie di patologie che possono essere congenite o sopraggiunte in un secondo momento, sono affetti da disabilità. In Italia e nel mondo sono moltissimi i soggetti che hanno problematiche di questo genere e lo stato ha deciso di tutelarli, per permettere loro una vita che sia dignitosa.
A seconda della gravità delle patologie, la commissione medica dell’ASL di pertinenza, riconosce al soggetto che ha provveduto all’invio di apposita domanda, una percentuale di invalidità. In base a quella, vengono garantiti una serie di diritti al cittadino.
Per poter beneficiare della pensione di invalidità, occorre che venga riconosciuto il 75% di disabilità, al di sotto di tale percentuale viene riconosciuta la patologia, ma con solo accesso a un numero limitato di diritti, come la possibilità di concorrere alle assunzioni per le categorie protette. Per coloro i quali viene invece riconosciuta l’invalidità al 100% sono maggiori le possibilità di sostegno che hanno.
Ci sono casi in cui, però, pur avendo il 100% di invalidità viene meno il diritto all’assegno pensionistico.
Invalidità e assegno pensionistico
Le pensioni sono un tema che sta molto a cuore al cittadino italiano e non ci si riferisce ai soli trattamenti a cui si ha diritto a seguito del versamento dei contributi lungo la propria vita lavorativa. In realtà ci si riferisce a tutti gli assegni pensionistici, compreso anche quello previsto per coloro che sono affetti da disabilità.
Si prevede quindi che, nel caso in cui venga riconosciuta un’invalidità superiore al 75% al cittadino venga erogato un assegno pensionistico, che a seconda delle condizioni economiche viene tolto successivamente.
Assegno sociale e pensione di invalidità
Al raggiungimento del 67esimo anno di età, l’assegno di invalidità viene sostituito da quello sociale. Anche questo viene considerata una forma pensionistica, spettante a coloro che hanno i requisiti economici e che non hanno maturato sufficienti contributi previdenziali per poter avere una pensione contributiva.
I due importi non sono cumulabili, anzi l’uno va a sostituire l’altro, per via di un valore maggiore. Invece non vi è cumulabilità per quello che riguarda, l‘indennità di accompagno, che se riconosciuta può essere sempre percepita.