Auto elettrica, comprarla ora è un errore madornale: nuova tassa per gli automobilisti | Dovrai pagarla subito
L’auto elettrica risulta essere – nella mentalità comune – un investimento certamente conveniente. Ma oggi è davvero così?
Sono tanti li italiani – così si dice – che, negli ultimi anni, stanno optando per una mobilità sempre più green. In particolare, a fare da traino alla riconversione ecologica dei trasporti è l’auto elettrica.
Secondo una stima recente, le auto elettriche circolanti in Italia all’inizio di quest’anno sono poco più di 220 mila. Certo, questo dato appare però irrisorio, se pensiamo che il totale dei veicoli su strada in questo periodo nel nostro paese supera ampiamente i 40 milioni. E val la pena anche considerare un dato ulteriore: le auto full electric immatricolate a inizio 2024 sono solo 2.947, in calo dell’11,61% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Quello che appare, quindi, è che ci sia una differenza di sostanza tra il mercato reale e le aspettative verso le quali spingono sia i governi sia le case costruttrici.
Quindi: nonostante incentivi statali e narrazioni sui media orientati entrambi alla diffusione dei modelli elettrici, la riconversione – nei fatti – arranca parecchio. Cechiamo quindi di capire i motivi della stagnazione di un mercato che avrebbe invece dovuto decollare e quali sono le prospettive a breve per il business dell’auto elettrica.
Il mancato decollo del business delle auto green
A sentire gli analisti specializzati, i motivi per i quali le auto elettriche stentano parecchio nelle vendite sono sostanzialmente due. Il primo è che ancora questa tipologia di veicoli presenta dei costi decisamente più alti di quelli della concorrenza termica, di un 30/40%.
La seconda ragione per la quale i veicoli elettrici non riescono a dominare il mercato è legato alla modalità di ricarica: si badi bene, non in relazione all’autonomia – oggi sostanzialmente alta – bensì ai tempi di ricarica e alla disponibilità effettiva delle colonnine. A parte le stazioni a carica ultrarapida – rare da trovare – i tempi per un pieno possono tranquillamente sforare le 6 ore, e non è detto che chi viaggia abbia tutto questo tempo da aspettare.
Il problema delle accise
A frenare le vendite delle auto elettriche potrebbe inoltre contribuire prossimamente anche il tema delle accise, che oggi come sappiamo insistono esclusivamente sui carburanti tradizionali.
Il gettito annuo garantito allo stato recentemente da questi balzelli è più o meno superiore ai 25 miliardi di euro, e un mercato nel quale l’elettrico dovesse mai soppiantare il termico, necessiterà di correttivi importanti. In altre parole, le stesse accise tanto invise agli automobilisti potrebbero ripresentarsi sotto forme nuove, e insistere anche su alimentazioni del tutto green. E’ difficile infatti che lo Stato rinunci a un entrata così importante, senza muovere un dito.