Vacanze, allarme telecamere nascoste: per scovarle basta un minuto | Difenditi e salva il viaggio e la privacy
Scopriamo come è possibile difendersi dall’invasione della privacy in vacanza. Qualche suggerimento per scovare tutti i dispositivi nascosti.
Ultimamente sono piuttosto frequenti casi di cronaca che riguardano l’uso fraudolento di dispositivi di videocontrollo nelle stanze di albergo o in appartamenti adibiti ad affitti brevi.
Nonostante sia possibile e legittimo, per un albergatore o un ospite, avvalersi delle più moderne tecnologie per proteggere la proprietà da furti o vandalismi – a patto che tutti i dispositivi istallati siano correttamente segnalati nonché posizionati in luoghi opportuni – risulta talvolta possibile che qualche videocamera sfugga, diciamo così, ai minimi criteri di trasparenza, e sia pertanto impossibile, per un villeggiante, rilevarne la presenza.
Al di là dei casi espressamente delittuosi – come ad esempio l’interesse da parte di qualcuno nel registrare l’intimità degli ospiti per usi pornografici o la volontà di carpire, spiando, alcune informazioni sensibili dei clienti (password, conti correnti, documenti riservati) – può anche succedere che qualche operatore turistico poco attento piazzi qualche videocamera occulta con la sola intenzione di autotutelarsi, senza cioè alcun secondo fine morboso o fraudolento.
Ciononostante, la legge è chiara: anche un caso “innocente” risulta comunque punibile severamente, in quanto violazione dell’Art.615 del Codice Penale (“Interferenze illecite nella vita privata“), con la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Come rilevare dispositivi occulti
Si avvicinano le vacanze e quindi è bene sapere come sia possibile tutelarsi da inopportune invasioni della privacy, nel caso si sospettasse la presenza di videocamere nascoste nella nostra camera di albergo o nell’appartamentino affittato durante le nostre ferie.
In primo luogo, banalmente, risulta necessario ispezionare i locali visivamente, con la massima attenzione. Elementi sospetti – forellini o cavi “strani”, ad esempio – potrebbero trovarsi sulle ante degli armadi, sulla superficie esterna dei cassetti, lungo le cornici dei quadri o degli specchi.
Videocamere wi-fi o DVR
Se l’ispezione non dà frutti e permangono i sospetti, si può procedere ad una indagine più approfondita, utilizzando una delle tante app dedicate istallabili sul nostro smartphone. Queste ultime si distinguono prevalentemente in due tipologie: app che rintracciano videocamere wi-fi e app che scovano dispositivi dotati di registratore (DVR).
Le modalità di funzionamento delle suddette applicazioni cambia, perché con le prime si riesce a rintracciare tutte le trasmissioni radio attive, segnalando così la presenza di un trasmettitore wi-fi occulto; con le seconde, invece, grazie all’emissione di raggi laser che vengono riflessi da eventuali ottiche di camere occulte presenti, si scovano tutti quei dispositivi che non trasmettono in streaming ma che archiviano i dati direttamente.