Lavoro assicurato, festeggiamenti per milioni di persone: se appartieni a questa categoria sei assunto di diritto
Scopriamo come sarà possibile, per molte donne, ottenere un posto di lavoro a partire dal prossimo settembre, grazie ai nuovi aiuti di Stato.
Come è noto, il lavoro femminile è sempre un passo indietro rispetto a quello degli uomini: meno sono le donne occupate rispetto ai colleghi maschi, come inferiore è, mediamente, il loro stipendio.
Un problema, questo, di tipo sociale e culturale, che certamente non può essere risolto in un sol giorno, per mezzo di una semplice legge. Ciononostante, ben vengano le iniziative pubbliche che cercano di ridurre nel nostro paese le disuguaglianze di genere sul lavoro.
Va proprio in questa direzione il Decreto-Legge 7 maggio 2024, n.60, “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione“. A contribuire a rendere più semplice e più agevole il processo di assunzione delle donne su tutto il territorio italiano è dedicato l’Art.23, intitolato “Bonus donne“.
Entrando nei dettagli, il bonus consiste in un importante azzeramento degli oneri contributivi per i datori di lavoro che assumeranno, dal prossimo settembre sino al 31 dicembre 2025, le cosiddette “lavoratrici svantaggiate“. Con questa denominazione si intendono tutte le donne di qualsiasi età disoccupate da almeno 24 mesi. Se però la residenza della candidata dovesse rientrare nella Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) il tempo di disoccupazione si riduce a soli 6 mesi.
Il bonus donna 2024
L’esonero previsto, come anticipato, è totale per quanto riguarda i contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, fatta eccezione per quelli assistenziali a favore dell’INAIL.
Esiste comunque una soglia mensile massima di sgravio per ogni lavoratrice assunta, che non può eccedere la somma di 650 €. E’ interessante notare che tale decontribuzione non andrà a penalizzare le future pensionate, poiché è stabilito che l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche rimarrà la medesima.
Obiettivo: l’incremento dell’occupazione femminile
E’ importante sapere che il datore di lavoro, per poter usufruire di questa eccezionale agevolazione, deve dimostrare di poter incrementare il numero degli occupati in azienda. Il testo di legge parla, nello specifico, di “incremento occupazionale netto“.
E’, quest’ultimo, un valore preciso, che viene calcolato come la differenza positiva tra il numero dei lavoratori occupati presenti ciascun mese e la media di quelli occupati nei dodici mesi precedenti. Il calcolo è un po’ più complesso se si considerano i dipendenti part-time: in tal caso il numero delle ore complessivamente lavorate con l’introduzione della nuova lavoratrice dev’essere superiore alla somma delle ore che costituiscono l’orario di lavoro dei dipendenti a tempo pieno.