Eredità, il metodo per risparmiare esiste ma in pochi lo usano: se fai questa richiesta risparmi il 100% dei costi
Ecco come riuscire a risparmiare sulla rinuncia all’eredità.
Una questione su cui si interrogano in molti è quella riguardante il modo in cui si può rinunciare all’eredità.
Il motivo principale di tale azione consiste nell’evitare di accollarsi i debiti di tipo ereditario, senza considerare inoltre i costi elevati che comporta questo tipo di atto.
Il desiderio di tanti è quello di non spendere troppi soldi per un atto che servirebbe per l’appunto a difendersi dai costi molto alti.
Importante è però considerare sempre con la massima attenzione i costi che si andrebbe ad affrontare per la rinuncia all’eredità, anche se proprio in merito alla rinuncia è comunque possibile riuscire a risparmiare.
Rinunciare all’eredità: ecco quanto costa
Per poter effettuare la rinuncia all’eredità è necessario prima di tutto provvedere alla consegna di un atto in tribunale, anche se in alternativa è possibile fare ricorso all’aiuto di un notaio. Per entrambi i tipi di soluzioni la spesa prevista ammonta per la precisione a 216 euro, che si dividono nella seguente maniera: 200 euro per poter far registrare in tribunale l’atto e altri 16 euro per la marca da bollo. Vi è poi una parte di costo variabile, che dipende dall’onorario del notaio: una spesa che può arrivare anche fino a 800 euro se si tiene conto della complessità dell’atto oltre che dell’entità del patrimonio.
Come anticipato poco sopra è però possibile risparmiare per quanto riguarda la rinuncia all’eredità. Tale rinuncia non è certamente obbligatoria, ma nel caso in cui si scegliesse di metterla in atto potrebbe essere consigliabile chiedere l’aiuto di un notaio. Stando alla legge colui che è chiamato all’eredità non può essere considerato un erede finché non viene accettata la successione, con l’accettazione in questione che non è però revocabile.
I tempi per la rinuncia all’eredità
L’accettazione dell’eredità può avvenire entro un arco di tempo di dieci anni dal momento in cui la successione è stata aperta. Trascorso tale termine la rinuncia all’eredità viene considerata effettiva in modo totalmente gratuito, anche se possono esserci delle variabili come ad esempio un termine inferiore per l’accettazione o meno dell’eredità: in tal caso per la rinuncia occorre presentare un atto in tribunale.
Per rinunciare all’eredità bisogna comunque accertarsi che l’accettazione non avvenga in maniera tacita, in quanto l’accettazione stessa non è alcun caso revocabile. Colui che si trovi in possesso di beni ereditari deve redigere l’inventario entro un arco di tempo di 3 mesi dopo l’apertura della successione e comunicare la rinuncia entro i 40 giorni successivi.