Concorso scuola, nuova manche di ricerca per i professori: contratto sicuro per chi si iscrive entro questa data
Firmati i bandi dal Ministero per due concorsi, ordinario e straordinario, dopo vent’anni dall’ultima selezione. Vediamo per quale materia.
Lavorare nella scuola è l’ambizione di tantissimi laureati e tantissime laureate del nostro paese, che sceglierebbero volentieri la strada dell’insegnamento se i percorsi per accedervi non fossero così ricchi di difficoltà, incognite e tempi spesso molto lunghi.
Nonostante negli ultimi anni si sia assistito in effetti ad una maggiore apertura, da parte delle istituzioni, a nuovi ingressi di docenti a tempo indeterminato, grazie all’emanazione di bandi di concorso ordinari e straordinari, permangono comunque nel sistema di arruolamento diverse criticità, che spingono molti aspiranti docenti a guardare altrove.
Tra queste, basti considerarne solo un paio: innanzitutto l’estremo nozionismo delle prove scritte d’esame, le quali contribuiscono ad una selezione che non premia le capacità didattiche, bensì l’eruditismo fine a sé stesso, spesso sinonimo di incapacità di pensare criticamente.
E inoltre, come non tacere sulla scarsa mancanza di chiarezza su quali siano i reali prerequisiti per poter accedere alle varie classi di concorso, con l’ultima trovata di sostituire i precedenti 24 CFU (Crediti Formativi Universitari) con gli attuali 60, costringendo migliaia di possibili candidati a perseguire i crediti mancanti pagando un sacco di soldi.
Un nuovo concorso per la scuola
E’ novità di questi giorni l’apertura di due nuovi bandi, relativi alla stessa particolare classe di concorso, che consente di istituire non uno ma ben due concorsi in breve tempo: uno ordinario ed uno straordinario, quest’ultimo dedicato a chi è precario da diversi anni.
Per la precisione, si sta parlando di ben 6.428 posti dedicati all’insegnamento della religione. Di questi, 1.928 saranno assegnati tramite concorso ordinario (927 per la scuola dell’infanzia e primaria, 1.001 per la scuola secondaria), e ben 4.500 tramite concorso straordinario (2.164 per materna ed elementari, 2.336 per scuole medie e superiori).
I requisiti per accedere alle prove
Per quanto ne sappiamo oggi, nei prossimi giorni potrebbero uscire le date degli esami, che con molta probabilità si terranno entro la fine di quest’anno. Ma quali sono i requisiti, se uno volesse partecipare alle selezioni?
A prescindere dai precari storici della materia, per i quali come accennato v’è un concorso straordinario dedicato, per tutti gli altri è necessario possedere un documento rilasciato dall’autorità diocesana territorialmente competente, riguardante il riconoscimento di idoneità all’insegnamento. Oltre a ciò, costoro debbono possedere uno dei tre seguenti titoli di studio: titolo accademico in teologia o altra disciplina ecclesiastica; attestato di compimento di un corso di studi teologici in un seminario; laurea magistrale in scienze religiose. Per ottenere un posto alle scuole dell’infanzia o alle elementari, oltre a uno dei titoli succitati è necessario anche essere sacerdote, diacono o religioso in possesso della qualificazione CEI e possedere un Master specifico.