Smart working, con il controllo da remoto metti i tuoi dati a rischio: gli hacker non hanno pietà
Smart working, attento a dove clicchi. Gli hacker ti fregano tutto quanto.
Ok, alla fine lo hai ottenuto. Hai sperato che il capo o l’azienda per la quali lavori accettassero la tua proposta. Avevi tutte le carte in regola, anche secondo molti tuoi colleghi, per avanzarla e ottenere una risposta più che positiva. E così alla fine l’hai spuntata. Da oggi sei in smart working. I tuoi cari sono felicissimi.
In tale maniera avrai maggior tempo di curarti della casa, della preparazione dei pasti e dei tuoi figli che adesso sono a casa da scuola per via della lunga pausa estiva. Tuttavia quest’ultimo aspetto ti procura pure un po’ di viva preoccupazione. Difatti temi che possano disturbarti mentre stai lavorando.
Non per nulla molte persone, non solo giovani e infanti, non capiscono che anche se si è a casa si può comunque lavorare e che pertanto, nelle ore che dobbiamo essere disponibili per l’ufficio, come se fossimo fisicamente lì, non possono disturbarci di continuo. Dunque è fondamentale organizzarsi bene parlando di ciò con chi vive con noi.
Bene è anche crearsi uno spazio ove mettersi al computer e verificare che siamo in possesso di una connessione Internet bella potente. Qualora non sia così corriamo immediatamente ai ripari. Anche perché che figura faremo se magari durante una delle tante call di lavoro la nostra immagine salta e la nostra voce, mentre ci viene data la parola, si sente a singhiozzo?
Smart working, stai attento a come lavori
Inoltre con molta probabilità dovremmo inviare e leggere molte email e scaricare diverso materiale. Insomma, prima di candidarci per lavorare da casa valutiamo tutti questi aspetti. E fra di essi c’è anche quello che dobbiamo diventare ancora più responsabili a livello lavorativo. Inoltre occhio a dove navighiamo e a che cosa clicchiamo.
Di certo, a causa della fretta o dell’inesperienza, possiamo toppare in tale direzione. Anche perché non lavorando più a fianco a fianco dei nostri colleghi non possiamo chiedere loro qualche dritta se ne sanno più di noi. Ok, potremmo chiamarli ma se loro stanno ancora in ufficio non vogliamo far intendere al nostro datore che forse non siamo ancora del tutto in grado di farcela da soli da casa.
Con un clik combini un danno
In ogni caso il rischio più grave consiste in quello di essere attaccati dagli hacker. Costoro non guardano di certo in faccia nessuno. Per prima cosa installiamo un validissimo antivirus e manteniamolo costantemente aggiornato. Fatto ciò se utilizziamo il controllo da remoto e, andando ancora più nello specifico, del Remote Desktop Protocol di Windows, dovremo assumere una linea più dura.
Essa però deve metterla in atto per la verità la stessa azienda, con la complicità di bravi tecnici informatici. Insomma, la messa in sicurezza di questo sistema è assolutamente fondamentale se non si vuole che le informazioni aziendali vadano in pasto a terzi. Noi, dal canto nostro, se notiamo qualcosa di strano, contattiamo immediatamente l’ufficio.