Pensione, se l’accredito di luglio ti arriva in banca rischi grosso: con i debiti te la pignorano
Se per la pensione di luglio aspetti l’accredito in banca, allora rischi di veder bruciato metà dell’importo a cui invece, avresti avuto diritto.
Nostri cari pensionati, fate molta attenzione, perchè in questo caso vi vorremmo parlare di qualcosa per cui dovreste fare molta attenzione. Siamo ormai a metà del nostro caro giugno e si sta avvicinando il momento in cui vi accrediteranno gli importi spettanti per la pensione del mese.
Già dal 20 del mese, circa, sulla vostra pagina del sito ufficiale INPS o la App, potrete leggere il cedolino mensile con data di accredito, che, come ogni mese sarà sempre e comunque il 1 di luglio. Questo indipendentemente che si riceva la pensione alle poste o alla banca.
Ci sono casi in cui l’accredito differisce di qualche giorno, ma in genere succede nel caso in cui ci sono delle festività nel mezzo. Detto questo, che ci sembra qualcosa di importante da ricordare, purtroppo occorre spiegare perchè, nell’accredito di luglio potreste trovarvi un importo di gran lunga decurtato.
Questo destino aspetta a coloro che ricevono l’importo della propria pensione sul conto corrente bancario, qualcosa che ormai fanno veramente molti. Attenzione però a un particolare che purtroppo in pochi conoscono.
Il pignoramento della pensione
Il pignoramento è un provvedimento che viene deciso da un tribunale nel caso in cui il pensionato sia inadempiente. Questo succede perchè, il creditore ha diritto di ricevere il proprio credito e quando questi non succede, la legge offre dei mezzi che permettono a tutti di avere maggiori possibilità di riavere indietro il proprio denaro.
La pensione, in linea di massima, se al di sotto dei 1000 euro non può essere pignorata. Se invece la pensione supera questo limite, allora è possibile che sia posta a pignoramento, ma il valore bloccato può essere al massimo di 1/5 dell’importo che supera il doppio dell’assegno sociale.
Ma per la banca le cose cambiano
Ma la situazione come l’abbiamo appena descritta, cambia nel caso in cui la pensione viene accreditata in banca. In questo specifico caso, la pensione potrebbe essere pignorata per l’intero importo accreditato. Quindi non viene più considerato il minimo vitale che in linea teorica non viene più rispettato.
Questo è il motivo per cui chi riceve la pensione in banca, questo mese di luglio, ma in realtà anche negli altri mesi, si potrebbe veder pignorata la pensione. Per evitare tutto questo occorre tenere sotto stretto controllo la propria condizione economica in maniera costante e attenta.