Stipendio laureati, 1200 euro medi a un anno dalla laurea: la situazione per i giovani è critica
Il titolo di studio non paga più? Recenti dati dimostrano che laurearsi fa trovare lavoro, ma lo stipendio non è poi così elevato.
Se un tempo laurearsi era un privilegio per pochi, e ciò garantiva ovviamente l’accesso a posizioni lavorative privilegiate, oggigiorno raggiungere un tale traguardo è, sostanzialmente, alla portata di chiunque, e ciò ha effetti anche sul mercato del lavoro.
Fino a cinquanta anni fa circa, il laureato poteva accedere, in azienda, a ruoli di alta responsabilità, a cui corrispondeva un elevato stipendio, che poteva anche essere il doppio di quello di un semplice operaio.
Gli ultimi dati disponibili confermano che, nel mondo d’oggi, laurearsi è un requisito fondamentale per occuparsi: oltre 74 neolaureati su 100 riescono infatti a trovare lavoro entro un anno dall’acquisizione del titolo triennale. La percentuale poi sale di oltre un punto, attestandosi quasi al 76%, ad un anno dalla magistrale.
E’ inoltre incoraggiante sapere che, per i laureati, a qualche anno dal conseguimento del titolo le probabilità di trovare lavoro aumentano progressivamente, tanto che quasi 94 triennalisti su 100 trovano lavoro dopo un quinquennio. Un po’ più bassa, ma comunque ragguardevole, la percentuale dei possessori di laurea magistrale occupati dopo 5 anni dalla laurea: 88,2%.
Gli stipendi dei laureati
Ma veniamo quindi alla questione di quanto guadagna un laureato. e che prospettive di crescita economica può pensare di avere. Secondo un rapporto Almalaurea, che ha analizzato i dati del 2023, i neolaureati – sia di primo sia di secondo livello – ad un anno da conseguimento del titolo vedono incrementare, a livello nominale, il proprio stipendio rispetto al 2022.
Lo stipendio medio mensile risulta infatti pari a 1.384,00 € per i triennalisti e a 1.432,00 € per i titolati magistrali. Il problema è però che a tale crescita nominale corrisponde però un calo della effettiva capacità d’acquisto, a causa dell’aumento dell’inflazione.
Laurearsi, economicamente, paga?
Se si considera che uno stipendio medio da impiegato amministrativo – per le cui mansioni non è certo necessaria a laurea ma solo un diploma – si attesta sui 1.250,00 € al mese, c’è effettivamente da chiedersi se l’investimento – economico e di vita – fatto per laurearsi sia effettivamente valso allo scopo.
E’ indubbio che per tutti coloro che hanno scelto la via universitaria al solo fine di guadagnare di più nella vita, questa rivelazione può essere scioccante. Va detto però che la gratificazione nel possedere una specializzazione – quale che sia – non va necessariamente appiattita sul mero successo economico. Un medico, un ingegnere, un architetto o un insegnante, così almeno si spera, dovrebbero trovare soddisfazione anche nel fare ciò che fanno, e non solo nel – più che legittimo, comunque – lauto guadagno.