Busta paga, doppio bonus a giugno: il prossimo mese il portafoglio pesa ancora di più | Controlla il cedolino
Per qualche lavoratore del nostro paese questo mese porta in dote un incremento della busta paga da non sottovalutare. Scopriamo perché.
Per un lavoratore dipendente, nonostante lo stipendio, come si dice, sia “fisso“, la busta paga – mese dopo mese – cambia sempre. Addirittura, come sappiamo, ci sono anche mesi dove lo stipendio, più o meno, raddoppia, grazie alla tredicesima – a dicembre – e, talvolta, alla quattordicesima, che si riscuote tra giugno e luglio.
Ma a parte questi casi più banali, ogni mese, da un punto di vista stipendiale, fa sempre un po’ storia a sé.
Ci sono infatti mesi in cui si lavora di più e mesi in cui si lavora di meno: se lo stipendio è calcolato sulla base di una paga oraria, è evidente che, ad esempio, il mese di febbraio si percepisca qualcosa in meno rispetto agli altri mesi. Inoltre, bisogna talvolta considerare qualche ora di straordinario lavorata in più, che fa lievitare, anche se di poco, la nostra busta paga.
Ma c’è un ulteriore elemento che fa alzare il valore della propria busta paga, e la cosa interessante è che a farci guadagnare qualcosa di più è il fatto che – paradossalmente – riposiamo!
Le festività non godute in busta paga
La voce che ci consente di essere retribuiti non lavorando è quella delle festività non godute. Durante l’anno sono tante le giornate di festa che cadono di domenica, giorno nel quale in genere – tranne cioè casi particolari – non si lavora, e che pertanto non possono essere “godute” come giornate di riposo a sé.
La più classica di tutte le festività che – necessariamente – cade di domenica è la Pasqua. In tali casi, considerando ad esempio un lavoratore pagato ad ore, la giornata non goduta sarà pagata con una retribuzione pari ad 1/6 del valore della paga settimanale.
Le festività non godute di giugno
Nel mese corrente c’è una festività nazionale che quest’anno è caduta per l’appunto di domenica: stiamo parlando del 2 giugno scorso, la Festa della Repubblica. Pertanto, per tutti i lavoratori dipendenti del nostro paese, questo mese vi sarà un lieve aumento della busta paga.
Ma com’è noto, a contare come festività non godute sono anche le giornate dedicate ai santi patroni delle città. E a cadere di domenica in questo giugno sono diverse festività patronali di tantissimi comuni sparsi un po’ per tutta la penisola. Caso un po’ particolare è il 29 giugno, data in cui si celebrano i Santi Pietro e Paolo, patroni della capitale: cadendo di sabato, essendo questo giorno considerato generalmente di riposo ma non festivo, tale festività non potrà essere considerata non goduta, e pertanto non genererà un incremento della busta paga.