Pensioni, dal 2025 il taglio è netto per tutti: affrettati e smetti subito di lavorare o ti ritrovi con un pugno di mosche
Pensioni, terribile doccia fredda per i pensionati. Dal prossimo anno rischiano di ritrovarsi con un pugno di mosche.
Della serie che le brutte notizie non cessano mai di esistere. Così p0tremmo intitolare e pure a buona ragione un racconto, decisamente molto amaro ma tristemente reale per il chiacchieratissimo argomento pensioni. Se ne parla ovunque, dai Social, alla TV , passando per i bar. Se da un lato tanti mormorano che figli e/o nipoti rischiano di non raggiungerla mai, c’è anche chi la percepisce da tempo che si lamenta.
In questo caso la fa, sostenendo di percepire assegni pensionistici fin troppo bassi. Gli aumenti ci sono stati ma in alcuni casi non sufficienti per vivere una vita dignitosa e serena. Difatti, coi rincari pazzeschi che hanno toccato nel profondo ogni settore, non è facile restarne indenni e pagare tutte le numerose spese ogni mese.
Tra quelle fisse e variabili e quelle impreviste non c’è di certo da starsene sugli allori. E ora per i pensionati ce n’è una doccia super gelata da affrontare. La novità tuttavia non riguarda l’anno vigente, bensì il prossimo, che non tarderà ad arrivare. Adesso una viva e pungente situazione farà capolino nei loro cuori. Purtroppo non si tratta di un chiacchiericcio ma di qualche cosa di ufficiale.
Il taglio, perché di esso si tratta avverrà a partire dal 2025 e sarà pure bello tosto. Ciò non ciò voleva, anche perché, ora come ora, con la penuria di lavoro che c’è, in numerose famiglie sono proprio genitori o nonni a far quadrare in casa il cosiddetto bilancio familiare. Tanto più che ciò lascia maggiormente interdetti, visti gli aumenti che ci sono già stati nel 2023 e 2024.
Pensioni, i tagli che spaventano i pensionati
In ogni caso c’è da aggiungere che era già nell’aria tutto ciò, per via della Legge Fornero, che è stata molto discussa. Così anche molti lavoratori, che avrebbero sulla carta l’età per andare in pensione con il numero necessario di anni contributivi stanno pensando di aspettare e proseguire pertanto a lavorare.
E ciò non consentirebbe il ricambio generazionale e quindi molti giovani potrebbero non avere il loro posto di lavoro, perché occupato da altre persone più anziane e con più esperienza di loro. Tuttavia abbiamo parlato in particolare di coloro che non sono ancora in pensione, ma quelli che lo sono già, che cosa possono aspettarsi fra un po’ di mesi?
Che cosa e per chi cambia il 2025
Tutti costoro non subiranno alcun cambiamento, tanto più in negativo. Ciò riguarderà invece coloro che hanno intenzione di andarci nel biennio 2025/2026. Per il prossimo anno per quel che concerne la minima, che viene rivalutata, lo sottolineiamo per dovere di cronaca sulla base di inflazione, la percentuale stimata è pari all’1,6.
In parole povere a conti fatti la soglia arriverebbe a 9,57€ per un totale di 608,18€. A quanto pare dunque sfuma per i prossimi pensionati l’idea di arrivare con la minima ai 1000€ al mese, come era stato proposto in precedenza dal Ministro Degli Esteri Antonio Taiani. A questo punto è bene chiedere un colloqui all’INPS per conoscere meglio la propria futura situazione pensionistica.