LinkedIn ruba agli utenti per addestrare l’AI, questa volta la colpa non è di Meta: i reclami sono già partiti
Sono partiti numerosi reclami nei confronti del social che ruba dati agli utenti per utilizzare l’intelligenza artificiale.
Dal momento in cui l’Intelligenza artificiale è entrata nelle nostre vite, sono iniziate le discussioni a suo riguardo. Su di lei i parere si sono letteralmente spaccati in due, da una parte ci sono coloro che l’hanno amata fin dal principio, altri che invece, non la vogliono nemmeno sentir nominare.
Come spesso succede la scelta migliore è sempre quella intermedia. A tutti gli effetti l’AI potrebbe essere una fonte di grandissimi vantaggi, se utilizzata nella maniera corretta. Peccato che negli ultimi mesi si è iniziato a sfruttare l’Intelligenza Artificiale nella maniera sbagliata.
Proprio in questa direzione sembra sia andato uno dei social più utilizzati in questo momento. Ma sappiamo bene che sui social ognuno di noi lascia un gran numero di dati e se utilizzati nella maniera sbagliata possono creare non poche problematiche.
Quello che i social fanno è sostanzialmente andare ad addestrare la propria AI al fine di offrire all’utente una navigazione che sia migliore, che sia in linea con quelli che sono gli interessi degli utenti, unendoli anche a quelle che sono le motivazioni che spinge il soggetto a fare determinate ricerche, piuttosto che altre.
Il social che è sotto accusa
Siamo certi che tutti coloro che ci stanno leggendo si chiedono quale sia il social di cui qui stiamo parlando. Ebbene dopo che sotto accusa ci sono finiti Facebook e Instagram, ma adesso l’attenzione si è spostata su LinkedIn, con una serie di domande per quello che riguarda il rispetto della privacy degli utenti.
Dal 6 marzo la piattaforma utilizza ogni singolo elemento condiviso sui profili degli iscritti per andare ad addestrare quelli che sono gli strumenti dell’intelligenza artificiale generativa. Nessun dato è tenuto fuori da questo processo, compresi anche quelli che sono i messaggi privati.
Come può LinkedIn fare tutto questo
In un momento storico in cui si pone così tanta attenzione nei confronti del rispetto della privacy come è possibile che i social possano fare tutto questo? Sembra che il buon LinkedIn si sia giustificato dicendo che lo fa per il legittimo interesse di quelli che sono i suoi utenti.
Nonostante ciò tutti si possono opporre a questo modo di funzionare del social per trovare lavoro e per pubblicizzare la propria azienda. Quindi è possibile inviare un reclamo, proprio come fatto da Altroconsumo che si pone dalla parte della protezione dei dati personali degli utenti.