Nuovi limiti Case Green: l’Europa ti fa spendere 55 mila euro | Non potrai rifiutarti di pagare
A breve tutti i proprietari di case saranno costretti a fare i conti con i nuovi obblighi chiesti dall’Europa. Scopriamo di cosa si tratta.
“Ce lo chiede l’Europa“: è, questo, un ritornello che abbiamo sentito dire spesso e che – purtroppo – è generalmente sinonimo di sacrifici economici.
A tal proposito, è stata ratificata recentemente una nuova Direttiva UE, la Energy Performance of Buildings Directive, in acronimo EPBD. Come è intuibile, la norma ha a che vedere con l’efficientamento energetico degli immobili e prevede una serie di obblighi per i proprietari di case.
L’obiettivo della EPBD è innanzitutto quello di ridurre, entro il 2030, il consumo energetico degli immobili, per poi puntare ad un azzeramento delle emissioni di CO2 per il 2050. La norma è dispositiva per tutta l’Unione Europea ma, a quanto pare, a farne maggiormente le spese saranno proprio le famiglie italiane.
Il motivo è legato alla complessiva vetustà del nostro patrimonio immobiliare: sono ben 1,8 milioni le case italiane che risultano essere infatti in una classe energetica inferiore alla D, con un consumo energetico per metro quadro superiore ai 2,00 Epg (Indice di Prestazione Energetica). E saranno proprio queste le prime a dover essere ecologicamente riconvertite.
La Direttiva europea “Case green“
Sin da subito, giornalisticamente, la nuova Direttiva è stata ribattezzata “Case green“, per rendere immediatamente comprensibile a tutti il contenuto della norma. Da quanto emerge, il complessivo delle emissioni attuali dovrà essere ridotto del 55% entro sei anni da oggi, sostanzialmente grazie alla ristrutturazione del 43% degli immobili in classe G, F ed E.
Si tratta di un impegno, quello delle ristrutturazioni, che graverà pesantemente sulle famiglie italiane, le quali avranno serie difficoltà a reggerne l’impatto economico. Ma quali dovrebbero essere, in estrema sintesi, i lavori per rendere le case energeticamente efficienti?
I costi della ristrutturazione
I lavori di ristrutturazione prevedibili per le case in classe energetica peggiore sono sostanzialmente quelli per i quali si può accedere, ancora per quest’anno, al noto Superbonus: cappotto termico, sostituzione della caldaia e degli infissi, istallazione di impianti fotovoltaici. Cerchiamo quindi di capire quanto tutto questo può venire a costare.
Stime attendibili riportano, come spesa complessiva a livello paese, entro il 2050, una cifra colossale: ben 267 miliardi di euro. I singoli proprietari di immobili si troveranno ad affrontare costi medi che oscilleranno, dati alla mano, tra i 20.000 € e i 55.000 €. Un obbligo di spesa che, prevedibilmente, sarà difficile evitare.