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Banca, salta l’accordo con i sindacati e bisogna procedere con entrate e uscite: la situazione

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Lavoratore lascia il lavoro- fonte_depositphotos – jobsnews.it

Non una bella notizia per i tanti lavoratori: è previsto un piano di entrate e uscite che impaurisce.

Il momento economico non permette a nessuno di nutrire una certa dose di ottimismo nei confronti del proprio posto di lavoro. La crisi economica ormai si fa sentire sulle teste degli italiani, comprese quelle dei miei imprenditori, che sono obbligati a rinunciare ai loro lavoratori, per riuscire a far quadrare i bilanci.

Probabilmente molti penseranno che questa sia ormai una storia piuttosto vecchia, in effetti non potremmo darvi tutti i torti. Il mercato del lavoro presenta non poche problematiche già da alcuni anni.

La ricerca di un’occupazione non è affatto semplice, non sono pochi i disoccupati che ancora oggi faticano a trovare il loro posto lavorativo. Attualmente però sembra sia altrettanto difficile riuscire a conservare il proprio impiego. La crisi economica che ha colpito le aziende hanno portato molti imprenditori a decidere di tagliare i costi, ad iniziare da quelli che vengono sostenuti per il personale.

Proprio in questi giorni si parla di una banca che dopo aver interrotto le trattative con i sindacati, si prepara a razionalizzare uscite e assunzioni nei prossimi mesi.

Cosa sta accadendo alla banca

l’Istituto bancario a cui ci si riferisce è la BPM.  L’istituto bancario, come raccontato da quifinanza.it, pare sul punto di procedere con un piano che prevede circa 1600 uscite e 800 assunzioni, per un totaledi 800 uscite nette. 

Il piano era stato annunciato a fine 2023 e adesso sembrerebbe prossimo a diventare operativo.

Tavolo delle contrattazioni - fonte_depositphotos - jobsnews.it
Tavolo delle contrattazioni – fonte_depositphotos – jobsnews.it

Il tavolo delle contrattazioni abbandonato

In una nota il Banco BPM ha reso noto quello che è successo al tavolo delle contrattazioni con alcuni sindacati.”In un incontro regolarmente convocato, First, Fisac e Uilca hanno deciso di abbandonare il tavolo proprio nel momento in cui veniva affrontato il previsto tema del fondo per le uscite incentivate”, questo quello che è stato dichiarato.

Una presa di posizione che però non ha fermato il processo che BPM aveva già avviato nei mesi scorsi. Vedremo come si evolverà il quadro.