Lavoro nero, ora la multa arriva anche a te: in questi tre casi perdi ogni beneficio | Lo Stato non salva più nessuno
Lavoro in nero, la multa arriva pure a te adesso. E così perdi ogni beneficio. I casi da non sottovalutare.
Non è indubbiamente facile oggi mantenere il proprio posto di lavoro anche se lo ricopriamo da molti anni. Purtroppo come la Cronaca ci ha tristemente insegnato soprattutto nell’ultimo periodo anche quelle realtà che sembravano tanto solide, sono crollate come neve al sole. Alcune hanno chiuso proprio i battenti, altre hanno spostato i loro centri di produzione all’Estero.
Altre ancora hanno effettuato un drastico taglio di personale. Insomma, non c’è da dormire sonni tranquilli la notte su comodi e soffici guanciali la notte. E anche se per il momento nessuna lettera di licenziamento è nell’aria stiamo sempre attenti su come vanno le cose in azienda, per non farci cogliere impreparati anche solo riguardo a una diminuzione di ore lavorative.
Del resto anche queste si sono parecchio verificate attualmente. E ciò si concretizza, in parole povere, in molti meno soldini in busta paga a fine mese. Pertanto molte persone hanno pensato bene di dare adito ai classici piani B, se non addirittura C, per tentare di, come si suol dire, di rimanere a galla.
Non per nulla le spese da affrontare, tra quelle fisse e variabili, nonché le impreviste, sono sempre tantissime e belle toste da onorare. E così c’è chi, sia per arrotondare sia come lavoro principale, in attesa di trovare qualcosa di meglio, accetta di lavorare in nero. E pare, dati e sondaggi alla mano, che il numero di persone che fanno questa scelta sia in triste espansione.
Lavoro in nero, sanzioni previste anche per il lavoratore
In realtà non sono loro che la propongono ma chi offre loro lavoro, approfittandosi del gran bisogno, per non dire proprio urgenza, che hanno di portare dei soldini a casa, possibilmente a stretto giro. Le cifre che percepiscono non sono molto alte ma con il fatto di essere per l’appunto in nero e, dunque, non in regola né loro né il capo deve pagare tasse e occuparsi di questioni burocratiche e fiscali.
Il punto è che così facendo, andando tra l’altro entrambi contro la Legge, possono beccarsi delle sonore sanzioni che non la grande crisi che circola tuttora nel nostro Paese sarebbero proprio da evitare come la peste. Eh sì, avete capito molto bene, ad andare nei guai non sarebbe solo il datore di lavoro ma anche il lavoratore stesso.
I tre casi in cui pure il dipendente viene multato
In realtà è bene fare alcune doverose specificazioni. Se da un lato il capo la sanzione la prende, per il dipendente la situazione è un pochino diverso. Diciamo che in linea di massima la multa non la prende salvo non si trovi in tre specifiche situazioni. Di quali parliamo? Di quella, ad esempio, di aver fatto richiesta di disoccupazione all’INPS.
Chiaro che, sebbene lavori in nero, un’occupazione ce l’ha, dunque non può ritenersi disoccupato. O ancora se si parla di un soggetto che ha ottenuto l’indennità di disoccupazione NASpI e, infine, se percepisce sussidi al reddito. Ora sono molto forti e numerosi i controlli che l’INPS e l’Agenzia delle Entrate stanno facendo a tappeto e i furbetti stanno ormai per essere smascherati.