Aumento di stipendio, se fai questo lavoro intaschi il doppio senza fatica: la lista dei fortunati è lunghissima
Puoi avere il doppio dello stipendio semplicemente svolgendo questo lavoro. Ecco quali sono i professionisti fortunati che potranno godere di questo.
Se c’è un argomento che interessa proprio a tutti negli ultimi anni, questo è sicuramente lo stipendio. Il compenso che si riceve per lo svolgimento del proprio lavoro viene spesso preso in esame da una popolazione estremamente critica. La situazione economica italiana di sicuro non favorisce la tranquillità da parte del lavoratore.
La verità è che nonostante alcuni stipendi abbiano subito un certo ritocco in termini quantitativi, purtroppo il potere d’acquisto è ancora limitato. A creare questa situazione un’inflazione che non ha semplificato la vita a nessuno.
Nei mesi scorsi si è tanto discusso dell’aumento dei prezzi che buona parte dei prodotti ha subito e che ha imposto, a tutti gli italiani di fare attenzione ad ogni singolo importo che viene speso. Ma mentre i cittadini fanno i conti con ogni singolo centesimo che viene utilizzato per le spese quotidiane si parla anche di una certa incongruenza tra quello che è il lavoro realmente svolto e lo stipendio che si percepisce.
In altre parole, non sono pochi a credere che il compenso percepito non sia affatto giusto per il lavoro svolto.
Uno stipendio che sia realmente in grado di soddisfare i cittadini
Ci dicono che la remunerazione dovrebbe essere quanto più possibile proporzionale all’impegno e alla quantità di lavoro svolto. Peccato che questo principio non sempre viene attuato e ancora oggi sono in molti a chiedere una revisione dell’impegno economico da parte delle aziende.
Di recente in materia sembra che qualcosa sia cambiato. Adesso l‘equo compenso è legge, grazie all’OK dato dalla Camera dei Deputati. Un iter che è stato ripreso quest’anno, dopo la caduta del Governo Draghi che ne aveva fermato l’introduzione.
Cos’è l’equo compenso e a chi si applica
Si parla di equo compenso indicando un corrispettivo che sia effettivamente proporzionale alla quantità, oltre che alla qualità del lavoro che viene svolto. Un principio che grazie alla nuova legge si applica ai liberi professionisti che da anni lottano contro clienti che non sembrano disposti a pagare il loro impegno.
In particolare ci si riferisce agli avvocati, i professionisti che sono iscritti ai rispettivi ordini, oltre che alle associazioni professionali. L’equo compenso e le sue disposizioni sono verificate per quello che riguarda le attività professionali delle imprese bancarie, quelle che hanno più di 50 dipendenti e la pubblica amministrazioni.