Crisi, se lavori in questo settore comincia a guardarti intorno: rimani disoccupato in poco tempo
Crisi, se stai lavorando in questo specifico settore comincia a guardarti attorno. Rischi di perdere il posto.
Non è dicerto una bella notizia anche solo ipotizzare di perdere da un momento all’altro la propria occupazione. Del resto, soprattutto in estate, è assai dura trovarne a stretto giro un’altra, poiché tutte le più importanti realtà rimandano le decisioni a settembre. Fatto sta che poi, una volta che è giunto codesto mese, molte cambiano idea, lasciando i candidati con un palmo di naso.
Dunque bisogna ricominciare da capo e tentare di contattare e raggiungere altre aziende, che possono essere interessate al nostro operato. Nel frattempo però non bisogna gettare la spugna, cercando di trovare dei momenti per rilassarsi e tenere aggiornato il proprio curriculum, facendosi, qualora possibile, anche seguire da esperti del settore.
Fondamentale è risultare accattivanti ed emergere tra la folla delle candidature che i recruiter ricevono, pure giornalmente. Fatto sta che anche se si possiede un lavoro con tanto di contratto a tempo indeterminato non si può, vista la bruttissima aria che tira nel nostro Paese, cantare vittoria. La Cronaca infatti ci insegna che anche quelle realtà che parevano più solide e storiche, sono state costrette a chiudere i battenti.
A quel punto i loro dipendenti si sono trovati a spasso e anche per loro, ricominciare da zero, soprattutto se ancora non si potevano permettere di andare in pensione, non è stata una passeggiata. Tuttavia ci sono anche e quelle aziende che, pur restando attive, si sono viste costrette a effettuare dei tagli di personale. inviando le temutissime lettere di licenziamento.
Lavoro, è crisi per ben 13mila lavoratori
E qui è sempre meglio prevenire che curare. In che senso? Nel senso che dovessimo notare che se c’è qualcosa che non va nel posto di lavoro e che rendimenti e fatturati si stanno abbassando notevolmente, è opportuno iniziare a guardarsi in giro e pensare ai classici piani B. In tale maniera non rimarremo in braghe di tela qualora dovessimo essere licenziati o la realtà fosse costretta a chiudere.
Tanto più che se operiamo in un determinato settore dovremo darci maggiormente da fare per trovare altro. I dati sono sconcertanti e non possono pertanto restare in alcuna maniera inosservati. Secondo il Diario Del Lavoro sarebbero infatti 103mila i lavoratori in questo campo coinvolti in profonde crisi aziendali.
I metalmeccanici rischiano grossissimo
Parliamo dei metalmeccanici, che hanno notato una riduzione dell’attività dell’1,2% riguardo all’ultimo trimestre del 2023 nonché una caduta dei volumi prodotti del 4,1% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Chiaramente più alta è la specializzazione di un lavoratore, più appetibile può risultare la sua figura un datore di lavoro o recruiter.
L’esperienza infatti paga sempre. Ed è per questo motivo che in tanti preferiscono assumere persone più adulte e prossime alla pensione che giovani, ancora alle prime armi e pertanto non in possesso di una grande preparazione sul campo. Il fatto poi di aver lavorato per più realtà e possibilmente di intendersi di più rami, può essere un altro fattore tenuto in viva considerazione.