Affitto, con questo documento sfrattarti diventa impossibile: anche se non paghi non rischi nulla
Ti basta un documento per non essere sfrattato nemmeno nel caso in cui tu non paghi l’affitto. Ecco a cosa ci riferiamo.
I contratti di affitto sono pensati in maniera specifica sia per tutelare l’inquilino che il proprietario dell’immobile. Si rivela indispensabile prevedere tutte le possibilità in maniera piuttosto precisa per evitare spiacevoli inconvenienti.
Probabilmente quello di locazione è uno dei contratti più difficili da gestire in maniera assoluta, uno di quelli in cui, ognuna delle due parti vede la sua ragione. Ovviamente fino a quando i pagamenti arrivano in maniera puntuale non si presenta nessun tipo di problema, ma quando l’inquilino inizia a non pagare il canone di locazione, ecco che ci sono i primi problemi.
Si tratta di situazioni che si verificano molto più spesso di quello che si possa pensare. Proprio per questo motivo si è resa necessaria una normativa specifica che indicasse in che modo comportarsi in questi specifici casi. In linea di massima i contratti recitano la possibilità di provvedere allo sfratto dell’inquilino anche dopo una singola mensilità non versata.
Ma ci sono dei casi in cui è indispensabile prevedere delle eccezioni, per evitare che si possano verificare delle situazioni difficili da gestire.
Lo sfratto e quando può essere bloccato
Quando si parla di sfratto in maniera generale, ci si riferisce al procedimento di convalida di sfratto, procedimento che viene attivato per fare in modo che il locatario ritorni in fretta in possesso del suo immobile, mandando via l’inquilino. Ma quello che ci si chiede è se ci siano casi in cui lo sfratto può essere fermato.
In particolare ci si pone il problema nel caso del soggetto che gode dei benefici della legge 104 perchè affetto da patologia invalidante. Si tratta di un caso che merita un apposito approfondimento.
Le tutele che sono previste dalla legge
Per tutti coloro che sono affetti da patologie invalidanti sono previste delle tutele diverse rispetto a quelle per i normali cittadini. Innanzitutto si prevede la possibilità di bloccare l’intimazione di sfratto per morosità se l’inquilino provvede al versamento alla prima udienza dei canoni scaduti e non pagati. In alternativa è anche possibile chiedere 90 giorni di tempo per provvedere al pagamento.
Inoltre il differimento dell’esecuzione può esserci nel caso in cui l’inquilino abbia compiuto almeno 65 anni, almeno uno dei componenti del nucleo familiare sia affetto da disabilità ovvero sia un malato terminale. In questi casi non è possibile procedere con lo sfratto.