Lavoro, è allarme Intelligenza Artificiale: multe e lincenziamenti assegnati per errore | Parte la rivolta
Allarme Intelligenza Artificiale per quello che riguarda il proprio posto di lavoro. Parte da oggi la rivoluzione a cui prestare attenzione.
L’Intelligenza Artificiale lo svolgimento del proprio lavoro, dovrebbe essere una nostra alleata. Invece da diversi mesi si parla di lei come una vera e propria nemica. Come è qualcosa che può togliere possibilità lavorative alle persone. A tutti gli effetti non si tratta di certo di una storia nuova, sono anni che si vede la tecnologia come qualcosa che prima o poi toglierà il lavoro all’essere umano.
Lo sviluppo, soprattutto la velocità con cui procede recentemente, fa paura veramente a tutti. Perché nonostante esso ci dovrebbe aiutare a migliorare alcuni aspetti della nostra vita, in alcuni casi ci mette in seria difficoltà.
Ma se tutto sommato lo sviluppo tecnologico è stato anche accettato di buon grado da ognuno di noi, scoprendone i lati positivi, sull’intelligenza artificiale non sono pochi i dubbi in estate nella mente di ogni persona. L’Intelligenza Artificiale è frutto di un lavoro di anni, il risultato di una sorta di sfida con l’essere umano stesso.
Certamente è un’arma che occorre saper utilizzare, se non si vogliono avere delle problematiche. Ma di quanto è anche vero che se utilizzata nella maniera giusta l’Intelligenza Artificiale è una vera opportunità da non farsi sfuggire.
L’applicazione dell’intelligenza artificiale nella nostra vita
Con il passare dei mesi l’intelligenza artificiale viene sempre più sviluppata, arrivando ad utilizzarla in ogni settore della nostra vita. L’utilizzo più evidente ce lo abbiamo nei nostri dispositivi tecnologici. Gli smartphone di ultima generazione sono tutti dotati di intelligenza artificiale, la quale permette di modificare le foto, video e molto alta ancora.
Anche le nostre automobili sono caratterizzate dalla presenza di alcune funzionalità per le quali si prevede l’inserimento dell’AI. In entrambi i casi le funzionalità offerte dello sviluppo tecnologico permettono di migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana. Ma ci sono casi in cui, l’intelligenza artificiale non è affatto un’alleata dell’uomo.
Licenziati per via dell’intelligenza artificiale
Sappiamo bene che in ambito lavorativo l’AI è molto utilizzata. Viene applicata ai curriculum durante le selezioni di nuovo personale, viene offerta ai dipendenti come possibilità di sviluppo di nuove programmazioni. Ma la cronaca ci racconta di una lettera che è stata recapitata a una dipendente di Just Eat perché secondo l’algoritmo utilizzato dall’intelligenza Artificiale ci ha messo troppo a fare le consegne.
Sembra che l’algoritmo abbia deciso che la dipendente era troppo lenta. Ovviamente la ragazza si difende dicendo che ovviamente non può certamente utilizzare il “teletrasporto” per fare le consegne. A tal riguardo e poi intervenuto il sindacato Cgil, affermando che largo ritmo in effetti non tiene conto di quello che è l’andamento del traffico e dei problemi che possono esserci in strada. Un accaduto che mette nuovamente in luce il trattamento spesso quasi disumano a cui vengono sottoposti i fattorini.