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Risparmi, scatta l’allarme delle banche: correntisti ingannati senza ritegno | La class action è già partita

Truffa bancaria
Una correntista scopre qualcosa che non va nel proprio estratto conto – StockAdobe – jobsnews.it

Scoperto l’ennesimo disservizio a scapito di oltre centomila clienti da parte di due istituti di credito. Scopriamo quali.

Non è ancora certo che i clienti raggirati da parte di due importanti banche riescano ad ottenere un giusto risarcimento.

Per saperlo, bisognerà attendere la fine di una lunga e certamente complessa vicenda processuale. Ma veniamo ai fatti. A quanto pare, questi due rilevanti istituti di credito non hanno applicato né corretti interessi né eque commissioni ad un numero considerevole di loro clienti, circa 150.000, per un periodo di oltre quattro anni, dal 2015 al 2019.

Si tratterebbe, nella fattispecie, di interessi e commissioni correlati a mutui e prestiti erogati dalle due banche che, a quanto pare, risulterebbero esser stati ben più alti di quanto dovuto. E’ ovviamente partita una imponente class action, ossia una causa collettiva, che andrà a tutelare i diritti negati di tutti i cittadini ingannati.

Per questo motivo pare opportuno che chiunque abbia stipulato un mutuo od un prestito con i due istituti di credito nei periodi indicati, si affretti a richiedere tutta la documentazione relativa, in modo da controllare se vi siano o meno gli estremi per essere tutelati dall’azione legale appena intrapresa.

Una class action contro la frode bancaria

L’avvocato che guida la class action ha sottolineato come l’elemento dirimente per mettere sotto accusa i due istituti sia il fatto che questi non abbiano mai avvertito i propri clienti che erano stati violati i loro diritti come consumatori, e che pertanto avrebbero avuto diritto ad un rimborso consistente.

Interessante inoltre sapere che l’azione legale collettiva tutela chiunque sia stato truffato, a prescindere dalla propria adesione esplicita ad essa. Costoro hanno eventualmente la possibilità di uscire dalla class action, per intraprendere una eventuale causa singolarmente, ad esempio al fine di richiedere un risarcimento maggiore.

Nuova Zelanda
Il monumentale ingresso di una banca – StockAdobe – jobsnews.it

Quali sono le banche responsabili del raggiro

Ma quali sono le due banche responsabili di un tale raggiro? Fortunatamente per noi italiani, il fattaccio è accaduto assai distante dal nostro paese, addirittura in un remotissimo continente.

Stiamo infatti parlando dell’Australian and New Zealand Banking Group (ANZ) e di ASB (Aukland Saving Bank), entrambi istituti che operano in Oceania, in particolare in Nuova Zelanda. E’ pertanto pressoché certo che tale truffa non abbia colpito alcun nostro connazionale. Ciononostante, trattandosi di un caso che può, ahinoi, capitare anche nel nostro paese, vale la pena di essere seguito.