Smartworking, se lavori da casa corri un rischio inaspettato: non te ne parla mai nessuno | Difenditi in questo modo
Lo smartworking ti riserva un problema non indifferente, non ne parla quasi nessuno ma devi trovare il modo per difenderti e non correre rischi.
Negli ultimi anni si è sempre più parlato di smart working. L’attenzione che si è posta nei confronti della possibilità di lavorare da casa, è cresciuta in maniera esponenziale. Possiamo confermare che tutto è iniziato proprio con la pandemia COVID che ci ha tenuto a casa, ma che anche richiesto che imparassimo a lavorare senza dover raggiungere l’ufficio.
Sono moltissimi lavori che si possono svolgere senza dover partire dalla propria abitazione e recarsi in un altro posto. Lo chiamano lavoro da remoto in alcuni casi, in altri casi invece semplicemente smart working.
Quello che è certo è che non solo i lavoratori hanno posto attenzione nei confronti di questa modalità operativa, ma anche le aziende. In entrambi i casi ci sono dei punti a favore della possibilità di poter lavorare da casa. ma gli esperti hanno anche provveduto a mettere l’accento sui vari rischi che si possono correre in questa scelta.
Quindi se da una parte alcune aziende stanno cercando di implementare lo smart working, anche come complementare al lavoro in presenza, dall’altra c’è chi invece è pronta ad affermare che è importante imparare a difendersi dai rischi che si corrono nel lavorare in questa maniera.
Non è semplice come si può pensare
In effetti occorre chiarire qualcosa di veramente importante. Nonostante molti pensino che lavorare in smart working sia semplice, anziché lo sia molto di più rispetto al lavoro in presenza, la realtà non è affatto questa. Lavorare smart working richiede la capacità di organizzare la propria giornata in maniera tale da non influire sulle prestazioni lavorative.
Inoltre riuscire a mantenere la concentrazione in un luogo che non è prettamente quello lavorativo, potrebbe risultare molto più difficile di quello che si crede. Il risvolto della medaglia è quello di non rendersi conto di superare una certa soglia che potrebbe anche danneggiarci.
Ecco l’errore che molti commettono
Semplici immaginare che nella maggior parte dei casi i lavori che vengono svolti in smart working sono quelli al computer. questo vuol dire che si metta a dura prova il proprio fisico e i propri occhi. È indispensabile quindi concedersi delle pause, oltre a fare in modo di mantenere sempre comunque una postura che sia quella corretta.
Per affaticare lo sguardo gli esperti introducono una regola del 20-20-20. Ovvero si consiglia di ogni 20 minuti che si sta davanti allo schermo, provare a guardare qualcosa che si trova a 20 piedi, ovvero all’incirca 6 m fissandola per 20 secondi. In questo modo si permetterà lo sguardo di ritrovare il proprio equilibrio e agli occhi di rilassarsi.