Tasse, costretti a pagare sempre di più per questo servizio: purtroppo è una stangata inevitabile
Gli italiani ancora nella morsa delle tasse, sono costretti a pagare questo servizio in una maniera veramente spropositata.
Che in Italia le tasse da pagare hanno gli importi più alti di tutta l’Europa, questo è qualcosa che già sapevamo. Purtroppo l’economia sempre in bilico, spinge il governo a evitare continuamente la riduzione degli importi che i cittadini italiani devono pagare per quello che riguarda le tasse e le imposte. Ecco che allora in questa prospettiva l’Italia continua ad essere letteralmente schiacciata da queste ingenti spese.
Con l’arrivo del mese di settembre, si è iniziato a cercare di comprendere in che direzione andranno i provvedimenti che il governo prenderà per il prossimo anno. Per il momento non sembrano esserci in buone notizie.
Sembra che attualmente le tasse non sono rimarranno degli importi già stabiliti in passato, ma potrebbero addirittura aumentare. Si prospetta la possibilità di dover pagare un servizio che porterà via dalle tasche italiane importi notevoli ogni anno. Come sempre succede ad essere maggiormente toccate saranno le famiglie.
Anche sotto questo profilo, il mese di settembre si rivela essere veramente cruciale. Ecco allora cosa dobbiamo sapere per poter essere pronti, evitando di rimanere al verde.
Gli importi più alti d’Europa
In realtà, la tassa a cui ci riferiamo l’hanno pagata in passato e continuano a pagarla moltissime famiglie. Stiamo parlando delle tasse universitarie, anche in quell’ambito l’Italia sembra essere all’ultimo posto in tutta l’Europa, importi troppo alti da pagare che ancora oggi spingono moltissimi giovani promettenti ad abbandonare gli studi.
Iscriversi all’università, ormai sembra essere qualcosa che può essere fatto solo ed esclusivamente da coloro che hanno possibilità economiche elevate. Di contro il mercato del lavoro ci dice che essere specializzati è indispensabile. Un aspetto su cui porre l’accento per permettere all’Italia di migliorare la propria condizione.
Un investimento vantaggioso
In questo modo l’OCSE definisce la spesa universitaria per i propri ragazzi. Le famiglie grazie ai loro sforzi permette ai giovani di avere un titolo universitario e questo semplificherebbe loro una ricerca di lavoro in futuro. Questo permette di definire l’investimento nella laurea particolarmente conveniente, considerando che il 43% dei laureati guadagnano uno stipendio superiore alla media e i neolaureati percepiscono il 17% in più rispetto a a coloro che hanno solo il diploma.
Peccato che in Italia sono ancora poche le famiglie che effettivamente si possono permettere di mantenere uno o più figli all’università, pochi gli aiuti dello Stato e la situazione sembra essere peggiore al sud piuttosto che al nord.