Imu, pochissimi giorni per correre ai ripari: se non hai fatto questa operazione preparati al salasso
Ci sono ancora pochi giorni a disposizione per procedere, ma se non agisci velocemente rischi di andare incontro al salasso.
Settembre non solo a un mese di nuovi inizi e di ripartenze, dopo il periodo estivo, a livello fiscale è anche il momento di fare i conti con una serie di tasse da pagare e di azioni da mettere in pratica. La prima tra le scadenze che viene posta proprio a fine di questo mese, è quella dell’invio del modello 730, indispensabile per la dichiarazioni dei redditi.
Ma a settembre è anche il momento in cui si deve provvedere ad alcuni obblighi per quello che riguarda l’IMU. Perché è proprietario di immobili, sa benissimo di cosa stiamo parlando.
L’IMU è la tassa sugli immobili, che non siano considerati prima casa, ed è un tributo istituito dal governo Monti nella manovra salva Italia del 2011. Il pagamento avviene a livello comunale calcolata in base ai beni immobiliari di cui si è in possesso. L’imposta municipale propria è operativa dal gennaio del 2012 e fino all’anno successivo era anche prevista per quello che riguarda le abitazioni principali.
L’ultima delle modifiche che è stata prevista per questa tassa era quella della legge di bilancio 2020 che ha cancellato la Tasi accorpandola proprio all’IMU. In merito a tale tassazione, occorre sapere che entro il 30 settembre è indispensabile provvedere ad un adempimento obbligatorio.
La possibilità di ravvedimento operoso
Prevedendo che a volte possono esserci delle sviste, lo Stato ha deciso che anche per quello che riguarda all’IMU è possibile procedere con un ravvedimento operoso che non deve però superare i 90 giorni di tempo dal termine. Le indicazioni in merito a tutto questo sono state date in maniera molto chiara, quando si provvede con un ravvedimento operoso, si considera la dichiarazione tardiva ma non omessa.
Nonostante anche in questo caso si dovrà pagare un piccolo importo extra, si eviteranno sanzioni ben più gravi, previsti per coloro che non procedono con il pagamento entro i termini. Nello specifico del caso la sanzione per chi provvede al ravvedimento operoso, viene ridotta a un 1/10 dell’importo previsto come sanzione.
La scadenza al 30 settembre
Entro il 30 settembre tutti loro che sono chiamati a pagamento dell’IMU devono presentare la dichiarazione. Si tratta di una possibilità data proprio dal ravvedimento operoso, considerando che la scadenza per quello che riguarda la dichiarazione IMU è fissata dal 1 luglio 2024. si tratta di un adempimento che doveva essere assolto per determinare l’importo preciso da versare per quello che riguarda l’IMU.
Provvedere entro e non oltre la data del 30 settembre vuol dire evitare una sanzione che va dal 100% fino al 200% del tributo dovuto e fermarsi a una sanzione minima di circa cinque euro.