Agenzia dell’Entrate, da gennaio 2025 scattano i pignoramenti: non ti arriva neanche la comunicazione
Agenzia Delle Entrate, dal primo mese del nuovo anno scatteranno i pignoramenti. Non te lo comunicheranno neppure.
Una terribile doccia fredda, pardon proprio gelata, sta per colpire tantissimi italiani. Ok, hanno ancora qualche mese per metabolizzare tutto e correre, nei limiti del possibile, ai ripari. Infatti il fattaccio avverrà a partire dal 1 gennaio 2025. Insomma, per molti saranno feste di Natale molto amare, per quel che accadrà di lì a breve.
L’Agenzia Delle Entrate non scherza e costoro non riceveranno nemmeno notifica dei pignoramenti che avverranno a stretto giro. Chiaramente la situazione non è affatto da prendere a cuor leggero. Ricordiamo che nel Diritto Italiano, si può definire con la parola pignoramento, l’atto con cui si dà inizio all’espropriazione forzata.
Essa consiste in un’ingiunzione che l’Ufficiale Giudiziario fa al debitore, di astenersi da qualunque forma di qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito esattamente indicato, quei beni che si assoggettano alla poco fa menzionata espropriazione, nonché i frutti di essi.
Ciò può avvenire solo su ordine del giudice. Tuttavia, prima che inizi il pignoramento, l’Articolo 531 del Codice di Procedura Civile prevede che l’Ufficiale Giudiziario rediga un preciso verbale di pignoramento dei beni immobili del debitore. Possono includere non solo oggetti di particolare valore, ma anche veicoli, arredi, gioielli e altri oggetti di proprietà personale.
Agenzia Delle Entrate, al via i pignoramenti
Occhio però, perché il pignoramento può anche riguardare il proprio conto corrente, sia esso bancario che postale. Ciò però può avvenite seguendo determinati step, e alcuni limiti che vanno poi segnalati secondo il caso. Fatto sta che l’Agenzia Delle Entrate può verificare quanti solini abbiamo su di esso, nonché i vari movimenti che compiamo.
Parliamo di bonifici sia in entrata che in uscita, ma anche altri generi di pagamenti, come prelievi in contanti, sia allo sportello che negli svariati ATM. Chiaro che pure le varie carte, sia di credito che di debito, se collegate al conto corrente, possono meritare una verifica accurata. Insomma all’Ente nulla sfugge, indi per cui, mai e poi mai fare la parte dei cosiddetti furbetti del quartierino.
Cosa accadrà dal 1 gennaio 2025
Come giustamente accennato, dal 1 gennaio 2025, per alcune imposte scatteranno pignoramenti senza cartelle esattoriali. Esse non serviranno più per attivare il fermo amministrativo, il pignoramento e le ipoteche. Difatti basterà il solo un accertamento esecutivo emesso dall’Agenzia Delle Entrate stessa. Lo ha deciso il Decreto Legislativo 210 del 29 luglio 2024.
L’accertamento esecutivo altro non è che un invito a pagare, entro 60 giorni dal momento in cui l’atto è stato notificato. Qualora si ritenga che la richiesta sia illegittima, si può presentare un ricorso ma, trascorsi 30 giorni dalla scadenza del pagamento, possono scattare procedure. come pignoramento e ganasce fiscali. Pertanto è bene essere in regola coi pagamenti, quindi pure debiti Irpef, Iva, IMU, Tari e Tosap.