Assegno di inclusione, cambia tutto: da 500 euro si può passare direttamente a 750 euro | Come fare
E’ bene sapere che l’importo dell’assegno di inclusione può variare nel corso degli anni, al variare della propria situazione familiare.
L’Assegno di Inclusione, forma di sostegno economico per gli indigenti che, dal gennaio scorso, ha definitivamente sostituito il Reddito di Cittadinanza, è un sussidio che si fonda su due ben distinte componenti.
La prima componente è la vera e propria integrazione al reddito, che consiste in un assegno di base pari a 500 € al mese; la seconda componente, invece, è una integrazione ulteriore, concessa esclusivamente a chi vive in un appartamento in affitto.
Va sottolineato che l’assegno di base di 500 € deve poi essere eventualmente moltiplicato per alcuni speciali coefficienti, i quali individuano determinate situazioni familiari che fanno crescere l’importo mensile anche più del doppio. Il coefficiente di partenza è ovviamente 1, che corrisponde al singolo cittadino che ha diritto al sussidio.
Se però, all’interno del nucleo familiare del percettore, v’è un invalido, il coefficiente 1 si somma ad un ulteriore coefficiente, del valore di 0,5. Quindi, in tal caso, l’assegno mensile da 500 € va moltiplicato per 1,5, non per 1, ottenendo così la cifra di 750 € al mese, la quale sarà effettivamente erogata.
L’Assegno di Inclusione e le scale di equivalenza
Esistono anche altri quattro moltiplicatori, che possono essere sommati a quello di base: 0,4, che individua i componenti del nucleo familiare over 60 e i membri caregiver; 0,3, per i membri maggiorenni presi in carico dai servizi sociali; 0,15 per ogni figlio minorenne sino al secondo; 0,1 per ogni figlio minorenne dal terzo in poi.
Ovviamente, l’importo massimo dell’assegno di inclusione è comunque stabilito per legge e la somma dei moltiplicatori non potrà mai superare il valore di 2,3, pari ad un assegno di 1.150 € mensili. Quello che è qui da evidenziare, comunque, è il fatto che se cambiano alcune cose in famiglia, l’assegno può benissimo salire.
Come può variare l’assegno di inclusione
Facciamo alcuni esempi. Supponiamo di avere un assegno mensile di base da 500 € e nel nostro nucleo familiare sia presente il nostro partner, di 59 anni. E’ evidente che, al compimento dei suoi 60 anni, l’importo percepito crescerà di un 40%, attestandosi sui 700 € mensili.
Se invece la famiglia è composta da due individui più giovani e nasce il primo figlio, i 500 € si trasformano in 575 €, grazie al moltiplicatore dal valore di 0,15. Si può anche arrivare a prendere 750 € mensili, nel caso che in famiglia, purtroppo, si manifesti un caso di disabilità.