Ti spettano ben 2 mila euro di arretrati: questi lavoratori ora sì che possono festeggiare | È nel tuo pieno diritto
Scopriamo a chi verrà riconosciuto un benefit decisamente particolare, dopo ben quattro anni di mancato accredito.
Arretrati: è sempre piacevole sapere che ci spetta un riconoscimento economico che, a suo tempo, non ci venne concesso, soprattutto quando tale somma può essere pari a 2.000 €.
La cifra di cui si parla, infatti, risulta essere ben superiore ad uno stipendio medio di un impiegato, la quale si attesta intorno ai 1.600 € lordi al mese. E sappiamo bene che con una somma tale risulta difficile vivere serenamente: le spese sono tante e sempre in incremento, a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi.
Figurarsi poi se con uno stipendio di questo genere si riesca oggi a mantenere una famiglia di tre o quattro persone, come un tempo riuscivano a fare i nostri nonni e i nostri padri. Si è sempre costretti a stringere la cinghia, a compiere sacrifici, con la speranza che, prima o poi, le cose cambino.
Quindi, ben venga la notizia che – a seguito di una sentenza del Tribunale di Ivrea – alcuni lavoratori riusciranno a recuperare un po’ di arretrati dovuti. Affinché però costoro riescano a vedersi accreditare la somma sul proprio conto corrente, sarà necessario aspettare una norma apposita, emanata dal ministero competente.
Chi avrà diritto agli arretrati?
Come dicevamo, questo benefit inaspettato sarà disponibile soltanto per alcuni lavoratori. Si tratta, per la precisione, di coloro che hanno prestato servizio nelle nostre scuole dal 2020 al 2024, per supplenze brevi e saltuarie, come insegnanti. Quella dei supplenti, come è noto, è una categoria di dipendenti dello stato che sopravvive spesso grazie a contratti di lavoro precari, più o meno lunghi, e che anela giustamente a una stabilizzazione definitiva come insegnanti di ruolo.
Ma perché a costoro possono spettare ben 2.000 € di arretrati? Per quale motivo non hanno ottenuto questi soldi prima?
Perché gli arretrati arrivano solo adesso?
Il motivo per cui questi insegnanti precari riceveranno solo adesso i 2.000 € è legato ai requisiti per accedere al credito di 500 € per anno legato alla cosiddetta Carta del docente. In un primo momento, infatti, tale benefit era stato riservato esclusivamente agli insegnanti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Il Decreto Salva Infrazioni dello scorso 16 settembre 2024 ha però aggiunto, tra i beneficiari della Carta per il 2024, anche i supplenti con contratto in scadenza al 31 agosto, lasciando però fuori quelli con contratto a termine sino al 30 giugno, nonché i supplenti con contratti più brevi e saltuari. Come accennavamo, a far rientrare tra i beneficiari anche questi ultimi è stato il Tribunale di Ivrea, con la sentenza 511/2024. Adesso spetterà al Ministero dell’Istruzione dare attuazione all’accredito dei bonus da 500 € per le annualità spettanti, a cavallo tra il 2020 ed il 2024.