Conto in banca, ecco chi può davvero spiarlo e sapere quanti soldi hai: non ti viene neanche detto
C’è qualcuno che ti può spiare il conto in banca. Tu non lo sai, ma può sapere quanti soldi hai depositati.
Sono ormai diversi anni che si è accesa l’attenzione nei confronti di quella che è la privacy e la protezione dei proprio dati sensibili. Il terrore che alberga all’interno degli animi di molti italiani è quello di non riuscire a proteggere se stessi e il proprio denaro da quelle che sono spesso, delle truffe in cui facilmente si cade.
In un momento in cui l‘economia già sembra creare non poche difficoltà all’interno delle famiglie italiane, una fuga di dati dalla propria banca potrebbe non essere proprio, qualcosa che lascia tranquilli.
Non sono pochi i racconti di truffe perpetuate a carico dei cittadini che si trovano in serie difficoltà nel proteggere i propri dati. Basta una mail, un SMS o un pizzico di ingenuità ed ecco che i malintenzionati possono avere accesso ai conti correnti e creare non poche problematiche, portando via tutto il denaro dal conto corrente del cittadino.
Eppure, nonostante tutta l’attenzione che si può applicare a riguardo, ci sarebbe qualcuno che può spiare il tuo conto in banca e non finire nemmeno sotto processo.
Su quali elementi possono agire
Coloro che hanno accesso ai conti bancari dei cittadini possono controllare alcuni elementi specifici dei rapporti con gli istituti di credito. Si va alla ricerca di quelle che sono definite incongruenze tra lo stile di vita del contribuente e il denaro presente sul suo conto corrente. Un procedimento che si apre sia nei confronti dei singoli cittadini che di coloro che sono liberi professionisti o a capo di un’azienda.
Particolarmente interessanti sono i bonifici in entrata sui conti correnti e eventuali versamenti o prelievi in contanti. Elementi, entrambi, su cui porre attenzione per scoprire se ci sono delle irregolarità.
Chi ha il permesso di accedere al tuo conto
Ad avere accesso ai dati dei conti correnti dei cittadini sono quelli che possiamo definire enti di controllo. Quindi, può accedere ai dati l’Agenzia delle entrate che ottiene il permesso dalla banca stessa e può avere informazioni sui conti deposito, sui titoli, buoni fruttiferi, conto terzi, prodotti assicurativi, investimenti e possesso delle Carte di Credito. Allo stesso modo, può avere accesso ai conti la Guardia di Finanza che può avere indicazioni in merito al saldo dei conti, la giacenza media e i movimenti del conto.
Inoltre, possono richiedere l’accesso il comune, le provincie e le regioni che possono così avere una maggiore facilità di riscossione dei tributi e tasse. Infine, previa autorizzazione da parte di un giudice, anche i creditori possono avere accesso ai conti correnti e a quello che è il saldo.