Colloquio di lavoro, ogni volta non ti prendono per come rispondi a queste domande: te le fanno praticamente sempre
Colloquio di lavoro, attenzione a come rispondi alle domande, possono essere un’arma a doppio taglio!
Sei particolarmente agitato e non stai dormendo la notte da diversi giorni ormai. Finalmente hai ottenuto un importante colloquio di lavoro, ma non lo dovrai affrontare tramite videochiamata. Dovrai raggiungere la sede e, solo l’idea di entrate in quegli uffici, ti fa tremare. Hai controllato mille volte l’indirizzo su Google ma, per essere sicuro di aver capito bene, lo hai raggiunto di persona.
Hai così pure constatato quanti minuti ci metterai a raggiungerlo, anche nelle ore di traffico. Parcheggi ce ne sono a iosa e alcuni sono anche strettamente riservati al personale di questa realtà. Hai visto uscire lavoratori ben vestiti che chiacchieravano tra di loro e raggiungevano la propria auto verso il tardo pomeriggio.
Hai iniziato a fantasticare sul fatto che potranno presto diventare tuoi colleghi e che potresti dunque far loro compagnia in quei momenti. Quando ti hanno contattato telefonicamente, sostenendo che il tuo curriculum fosse stato interessante, per poi mandarti una mail con tutti i riferimenti per un incontro dal vivo, non ci volevi chiedere.
Hai inviato tante candidature e ti sei scervellato pure a riscrivere nuove e accattivanti lettere di presentazione. Hai realizzato nuove foto professionali, con l’aiuto di un amico fotografo. Hai poi dato una sistemata ai tuoi profili Social e ti sei rimesso in forma, compiendo lunghe passeggiate. Sei pronto per una nuova sfida, eppure c’è sempre una vocina che si insinua dentro di te e che ti spaventa.
Colloquio di lavoro, attento a quel che dici
Si tratta della paura di sbagliare, che distrugge l’autostima personale alla lunga e tu, ormai, non ne puoi più di vederti tutte quelle porta in faccia prese. Hai affrontato nell’ultimo anno molti colloqui, ma nessuno è andato a buon fine. Pensavi di aver fatto una buona impressione al recruiter e credevi di avere tutte le carte in regola, che hanno portato però al classico “Le faremo sapere“. Peccato che poi sono spariti.
Hai invece poi saputo, per vie traverse, che hanno assunto altre persone. Ora non serve a nulla farsi prendere dal panico, ma piuttosto iniziare a prestare maggiore attenzione a come risponderai a determinate domande, che ti potranno porre in fase di colloquio, sia di persona che tramite call video.
Occhio a come rispondi a queste domande o ti giochi il posto
In realtà non dovrebbero mai porti domande sulla tua vita privata ma, qualora lo facessero, gioca sempre la carta della diplomazia. Pe esempio, se ti chiedono se sei sposato e intenzionato ad avere figli o se ne hai già, soprattutto se sei donna, rispondi semplicemente che non è fra i tuoi obiettivi prioritari. Se ti domandassero che lavoro facciano i tuoi genitori o il tuo partner stai sul vago, indicando solo il settore.
Lo stesso devi fare se si tratta di spiegare con chi vivi. Se dovessero chiederti per quale motivo hai impiegato tanto a laurearti, sottolinea che, nel frattempo, hai preferito rimboccarti le maniche, mantenendoti da solo e facendo esperienza sul campo. Infine, se dovessero porgerti la domanda riguardo al compenso che pensi di ottenere dal lavoro offerto, rispondi con una cifra variabile, inserendo in quella più bassa, ma comunque interessante, quella che vorresti percepire.