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Partita Iva, finalmente anche per questi lavoratori c’è il tanto atteso bonus: pochi requisiti necessari

Giovane ragazza felice per un po' più di soldi in arrivo
Lavoratrice contenta per un po’ di soldi in più – StockAdobe – jobsnews.it

Si attende per il 2025 un ampliamento importante della platea destinataria di un bonus già attualmente in vigore. Ma di che si tratta?

Non finiscono praticamente mai i bonus e le agevolazioni per le lavoratrici ed i lavoratori italiani. Oramai, in questi ultimi tempi, l’aiuto economico da parte dello Stato per i nuclei familiari in difficoltà passa quasi esclusivamente attraverso norme una tantum, anche se assai spesso rinnovate anno dopo anno.

Il governo Meloni, in linea con quelli precedenti, ha continuato anch’esso a proporre bonus a difesa del potere d’acquisto dei lavoratori.

Una delle agevolazioni più apprezzate è stata sicuramente l’introduzione del bonus mamme per l’anno in corso. Al fine di sostenere economicamente il lavoro femminile e – al contempo – valorizzare le famiglie con figli, il 2024 ha visto inaugurarsi un incentivo dedicato alle madri lavoratrici a tempo indeterminato, con almeno due figli a carico.

La misura, attualmente in vigore, prevede un esonero contributivo,  dal 1 gennaio al 31 dicembre o, al massimo, sino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo, della quota spettante al lavoratore, con il limite massimo di 3.000 € annui. Tale azzeramento dei contributi genera, com’è ovvio, delle buste paga un po’ più sostanziose.

Partite IVA: novità dal 2025

La platea delle beneficiarie, però, ha evidentemente dei limiti che lo stesso governo, per il prossimo anno, sembra intenzionato a superare. Come già accennato, a godere del bonus, a tutt’oggi, sono esclusivamente le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato: ne restano però fuori molte altre, a cominciare dalle titolari di partita IVA.

Una esclusione non da poco, se si pensa che quasi il 30% delle partite IVA in Italia è detenuto da soggetti di sesso femminile: stiamo cioè parlando di circa 1 milione e 200 mila donne. Ed è anche a loro che il governo Meloni pare garantirà il bonus mamme per il 2025.

Architetto donna mentre studia l'interno di una abitazione
Giovane architetto donna a lavoro – StockAdobe – jobsnews.it

Come funziona il bonus per le partite IVA

La bozza della Legge di Bilancio ci fornisce alcune indicazioni sull’estensione del bonus alle lavoratrici autonome. In particolare, a godere del beneficio saranno coloro le quali, con almeno due figli a carico, percepiscono redditi da lavoro autonomo, da impresa in contabilità ordinaria o semplificata, da partecipazione.

Sono pertanto escluse dall’agevolazione tutte quelle madri lavoratrici autonome che hanno optato per il regime forfettario. Per conoscere più in dettaglio come funzionerà il bonus mamme per il 2025 dovremo però attendere probabilmente i primi mesi dall’anno prossimo, quando il Ministero del Lavoro sarà chiamato a emanare un apposito decreto, a seguito dell’approvazione della manovra finanziaria.