Medico di base, ora questo tipo di ricetta non può più fartela | È inutile che glielo chiedi
A partire dal prossimo anno verrà introdotta una importante novità in merito alle prescrizioni mediche. Scopriamo di cosa si tratta.
Grazie alla capillare diffusione dei device elettronici e alla possibilità di avere sempre con sé qualsiasi tipo di documento in formato digitale, si è importo negli ultimi anni un trend che appare ormai consolidato ed irreversibile, quello della dematerializzazione.
Se ci soffermiamo un attimo a riflettere, sono tantissimi i settori dove ormai il documento cartaceo tende effettivamente a scomparire: le fatture sono ormai tutte elettroniche; i documenti assicurativi ci arrivano direttamente sulla mail, ed anche patente e carta di identità, grazie al digital wallet, prossimamente verranno dematerializzate.
Una tendenza, questa, che ha già peraltro impattato sulla sanità pubblica, soprattutto a partire dall’epoca del Covid. Sono anni infatti che non ritiriamo praticamente più, dal nostro medico di base, le ricette rosse, sostituite dalle prescrizioni elettroniche.
Ricordiamo che tali prescrizioni riguardano però esclusivamente le prestazioni e i farmaci di competenza del Servizio Sanitario Nazionale, cioè – per dirla breve – quelli che non si pagano. L’alternativa, come sappiamo, è rappresentata dalle prescrizioni bianche, con le quali il medico curante può prescrivere altre tipologie di farmaci, che il paziente è invece costretto a pagare.
Quali ricette spariranno nel 2025?
A quanto pare, al fine di ottemperare ad obblighi presi in precedenza, il governo Meloni inserirà, in Legge di Bilancio, un articolo apposito, con il quale verrà stabilito che – a partire dal prossimo anno – a sparire saranno anche le ricette bianche.
Tra i motivi che hanno imposto questa scelta v’è anche quello di far sì che il fascicolo sanitario elettronico del cittadino sia effettivamente completo, ed è pertanto necessario inserirvi anche questa tipologia di prescrizioni. In sostanza, per il paziente, poco cambia: costui potrà infatti sempre comunque stamparsi la copia cartacea della ricetta.
Opportunità e problemi per il cittadino
Soltanto le prescrizioni per alcune tipologie di farmaci – riferiscono dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – rimarranno esclusi della dematerializzazione: quelle relative a sonniferi e tranquillanti. Tutte le altre dovranno essere generate necessariamente in formato digitale.
A farne in parte le spese, di questa vera e propria rivoluzione, saranno soprattutto i pazienti più anziani, non così addentro al mondo digitale. I medici di base hanno già comunque garantito che continueranno a supportare, stampando loro le ricette in ambulatorio, i pazienti maggiormente in difficoltà.