Ennesima mazzata sulla busta paga: questi lavoratori perdono altri soldi | Il nuovo anno inizia male
Per questi lavoratori si prevede l’ennesima mazzata che li colpirà duramente. Altro che tredicesima, per loro ci daranno dei soldi in meno in busta paga.
Dura tegola che cade proprio sulle teste di alcuni lavoratori che si vedranno tagliare la loro busta paga. A questo punto ci si chiede, come è possibile, considerando che buona parte del lavoro svolto dai sindacati è stato volto all’aumento del corrispettivo economico da parte delle aziende.
Invece adesso si parla di un tagli in busta paga, una vera mazzata, considerando che il taglio colpirà duramente i cittadini italiani che stanno già facendo i conti con una serie di problematiche economiche.
La crisi si è fatta sentire in tutti i settori e gli stipendi hanno perso, in maniera netta, quello che è il loro potere d’acquisto. Come andrà allora, una volta che lo stipendio subirà questo ulteriore taglio?
Ad oggi, se si guarda alla nuova Legge di Bilancio che verrà approvata per il 2025, non sembrano esserci buone notizie, ma ovviamente occorre comprendere in maniera precisa cosa sta succedendo a riguardo.
La Nuova Legge di Bilancio porta a un nuovo calcolo in busta paga
Proprio in queste settimane il governo sta lavorando alla nuova legge di bilancio che andrà ad influenzare la gestione economica del nostro paese nel prossimo anno. Le speranze dei cittadini, sono veramente molto elevate nei confronti di quelle che saranno le decisioni prese dai Ministri. Ogni singola decisione che verrà presa sarà per far quadrare i conti di un’economia nettamente provata dalla crisi in atto.
Quello che i vertici dello stato assicurano è che non si vuole in alcun modo svantaggiare nessuno, ma il ricalcolo delle buste paga era veramente indispensabile. Nonostante le promesse sembra proprio che l’importo netto delle nuove buste paga sarà più basso rispetto a quello di quest’anno.
Il cuneo fiscale cambia e cambiano le buste paga
Nel momento in cui si va a ritoccare il cuneo fiscale si va ad agire sull’importo netto o lordo delle buste paga. Sul contributo netto influiscono i contributi e le imposte da pagare, se una delle due voci si vanno a tagliare, allora l’importo netto aumenta. Questo è quello che è successo nel 2024, ma per il 2025, la misura non è stata confermata.
Quindi il prossimo anno i contributi su cui, si aveva avuto uno sgravio lo scorso anno, si torneranno a pagare per intero. Questo vuol dire, sostanzialmente che, l’importo netto scenderà, ma questo non vuol dire che si andranno a ritoccare i contratti. Quest’ultimi resteranno sostanzialmente gli stessi, ad essere modificati sono gli importi da versare e quelli che restano nelle tasche dei contribuenti. A cambiare saranno le percentuali del trattamento integrativo, che saranno diverse a seconda del reddito da lavoro dipendente. Si parte dal 7,1% per 8.500 euro annui al 4,8% di chi ha un reddito superiore ai 15 mila euro. Considerando le percentuali a rimetterci maggiormente saranno coloro con un reddito che si aggira intorno ai 35 mila euro, che vedranno sottrarsi ben 550 euro.