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Il Governo finalmente aiuta anche le Partite IVA: rinviato il pagamento di queste imposte | A Natale puoi tenerti i soldi in tasca

Lavoratore autonomo sorride davanti al proprio laptop
Lavoratore autonomo al lavoro con il proprio laptop – StockAdobe – jobsnews.it

Una bella notizia per molti lavoratori autonomi, i quali eviteranno di svenarsi proprio a ridosso delle feste natalizie.

Si sa che dicembre, per i lavoratori dipendenti, è un mese economicamente doppio: stipendio e tredicesima ne arricchiscono le tasche, così da arrivare più serenamente a scavallare l’anno.

Tutto questo, com’è noto, per i lavoratori autonomi, specie quelli a minor reddito, è molto spesso un sogno: non solo costoro fatturano tanto quanto gli altri mesi dell’anno, ma devono anche considerare il pesante impegno economico del secondo acconto IRPEF da versare.

La scadenza canonica del secondo acconto – che ricordiamo essere tarato sul reddito dell’anno precedente – è generalmente fissata al 30 novembre. Esso risulta di pari importo, o di importo leggermente superiore, alla rata da versare al 30 giugno, quella del primo acconto, la quale si paga assieme al saldo IRPEF dell’anno prima. Versare quanto dovuto al Fisco a fine novembre significa, per molte partite IVA, dover rinunciare a qualche svago in più durante i giorni di festa di dicembre.

Quest’anno però il Governo Meloni ha fatto un piccolo regalo ai contribuenti da lavoro autonomo. Non solo, in prima battuta, dato che il 30 novembre cadeva di sabato, l’esecutivo ha posticipato il versamento IRPEF al lunedì successivo, il 2 dicembre: con il Decreto Legge 155/2024, il governo ha deciso un rinvio ben più importante, spostando la rata da versare al Fisco addirittura al 16 gennaio 2025.

Il rinvio del pagamento delle imposte

Un bel sospiro di sollievo per tantissimi lavoratori autonomi, visto che la proroga riguarda tutte le partite IVA con ricavi non superiori ai 170.000 €.

A rimanere esclusi dal beneficio sono le partite IVA con ricavi superiori a 170.000 €, i soci di società di persone o di capitali, le persone giuridiche, i collaboratori familiari e il coniuge del titolare d’impresa. Ed ecco le previsioni per il 2025.

Architetto impegnato nel suo lavoro
Un’architetto, libero professionista, intento nel suo lavoro – StockAdobe – jobsnews.it

Cosa succede nel 2025?

La cosa interessante è che procrastinare il versamento IRPEF del secondo acconto alla metà di gennaio consente anche, ai professionisti e ai lavoratori autonomi, di usufruire di un’ulteriore agevolazione. E’ stato infatti confermato che nel 2025 costoro potranno beneficiare anche di una particolare rateizzazione dell’IRPEF in acconto.

Sempre a coloro che hanno ricavi non superiori a 170.000 € sarà infatti concesso di rateizzare quanto dovuto al 16 gennaio in ben cinque comode rate mensili, spalmando così il debito con il Fisco sino al mese di maggio prossimo. Ricordiamo però che tutti questi benefici riguardano solamente l’IRPEF, e non i contributi dovuti alle casse previdenziali né i premi da pagarsi all’INAIL.