Medico di base, dal nuovo anno non devi più andarci: il cambiamento è epocale | Anziani furiosi
Il 2025 porterà un cambiamento epocale che riguarda i medici di base: non bisogna più andarci e questa ha fatto infuriare gli anziani.
I medici di base sono, da sempre, il punto di riferimento sanitario più vicino ai cittadini italiani. Grazie a loro si riesce ad evitare ingorghi inutili ai Pronto Soccorso degli ospedali sul territorio nazionale. Possiamo dire che facciano da filtro, e riescono a risolvere problematiche di salute con l’ausilio di esami clinici e la prescrizione di farmaci.
Questi ultimi, poi, possono essere dei veri e propri salvavita, e vengono prescritti di concerto con i medici specialisti. Ovviamente, questa è la loro funzione effettiva, ma per molti cittadini il proprio medico di base risulta essere un vero e proprio amico e ci si reca all’interno dei loro studi anche solo per scambiare due chiacchiere.
Questo è, soprattutto, il caso delle persone anziane che, per avere un po’ di compagnia, trascorrono del tempo in fila, parlando del più e del meno con gli altri pazienti in studio, attendendo il proprio turno per chiedere consigli, chiarimenti al proprio medico di base. Purtroppo, però, c’é una novità che riguarda questi ultimi che ha fatto stizzire e non poco i pazienti.
Ad essere contrariati e furiosi sono, soprattutto, proprio i soggetti anziani che perderanno il proprio punto di riferimento dato che la novità in arrivo riguarda il fatto che non si andrà più in studio. Scopriamo insieme cosa accadrà dal prossimo 1 gennaio e quali sono le novità a cui bisognerà abituarsi al più presto.
Dal primo giorno del 2025 non vai più dal medico di base
Il 2025 sarà l’anno di una svolta epocale sia per i medici di base che per tutti i pazienti da loro seguiti. Purtroppo, però, la novità in programma non è vista di buon occhio da tutti gli utenti, in particolar modo dai pazienti più anziani. Questi ultimi, infatti, sono infuriati e sul piede di guerra per quanto stabilito e che entrerà in vigore dall’1 gennaio.
Il sistema sanitario nazionale verrà stravolto e si procederà alla dematerializzazione delle ricette. Ciò vuol dire che sarà tutto digitale e, dopo la decisione del Governo, la palla passa alle Regioni, enti preposti a far sì che si attui la nuova normativa all’interno dei loro territorio e dei loro distretti. Purtroppo, però, la digitalizzazione, in Italia, non è avanzata e ci saranno non pochi problemi a riguardo.
Addio alle ricette mediche: sarà tutto online con buona pace delle persone anziane
La digitalizzazione ha invaso tutti i settori, da quello bancario a quello lavorativo. Ora, poi, è arrivata l’ora del Servizio Sanitario Nazionale. Dal prossimo mese di gennaio, infatti, i medici di base non emetteranno più le classiche ricette mediche, quelle cartacee, ma dovranno attenersi ai nuovi protocolli, per far sì che tutto resti archiviato all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico dei pazienti. Oltre, però, il problema relativo alla mancata o parziale digitalizzazione, però, ne sorge un altro ben più grave che riguarda una fetta di pazienti, la cui età avanzata, non fa si che siano a passo con i tempi.
Parliamo delle persone anziane che, in alcuni casi, ricusano, addirittura, la tecnologia. Secondo una ricerca di mercato, circa il 30% degli over 65 non ha mai utilizzato internet. A questi bisogna aggiungere coloro che non hanno neanche uno smartphone. Di conseguenza, nel momento in cui dovessero avere necessità di un farmaco, dovrebbero essere dipendenti da figli e nipoti. Ciò potrebbe portare, inoltre, a sentirsi a disagio e persino esclusi dal mondo, a causa del nuovo sistema che verrà introdotto a breve.