Ma quale 67 anni: finalmente c’è la scappatoia per andarci prima | I nati in questi anni sono fortunatissimi
Adesso andare in pensione prima dei 67 anni è più facile che mai, finalmente è stata trovata la scappatoia che in molti aspettavano.
Non esiste lavoratore che non aspetti il momento della pensione con grande ansia. In effetti, si tratta di una meta molto ambita, di cui spesso si parla durante la propria vita lavorativa. L’età pensionistica è il momento in cui ci si potrà riposare, ma ciò che suscita maggiori discussioni è l’assegno pensionistico che non sembra mai essere sufficiente.
Altro grande elemento di discussione è l’età anagrafica in cui ci si potrà finalmente riposare, ma considerando il miglioramento delle prospettive di vita, si teme che il traguardo venga spostato sempre più avanti.
Questo è il quadro generale in cui si aprono una serie di dibattiti, con moltissimi cittadini che chiedono si spostare il limite pensionistico al di sotto dei 67 anni, età considerata troppo avanzata.
Eppure, con le attuali norme sarebbe possibile andare in pensione anche ben prima di questa età: ecco tutti i dettagli.
Chi può considerarsi fortunato: le nuove agevolazioni
Ci sono alcuni lavoratori che potranno beneficiare di un vantaggio significativo a seconda del loro periodo di nascita. Infatti, coloro che sono nati tra il 1956 e il 1961 hanno una posizione molto privilegiate, anche grazie ad alcune norme che dovrebbero essere applicate alle nuove generazioni.
Un altro gruppo fortunato si compone da chi è nato nel 1962 e anni successivi, ma che hanno iniziato a lavorare molto presto. In questo caso, però, devono essere soddisfatti alcuni requisiti di contribuzione. Le regole, però, sono ancora in via di evoluzione, e quindi non si possono avere attualmente dei dati specifici.
Opzioni alternative per chi vuole andare in pensione prima
Il sistema pensionistico italiano prevede una serie di possibilità differenti per coloro che vogliono accedere al pensionamento anticipato. Ovviamente, il compito dello Stato resta quello di cercare di raggiungere un certo equilibrio che possa essere sostenibile anche per il sistema previdenziale. La prima tra le strade che viene spesso utilizzata dai contribuenti è la pensione anticipata contributiva, alla quale è possibile accedere a patto che effettivamente si sia raggiunto un certo limite contributivo. Una soluzione che sembra essere ottimale per coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età e accumulato i contributi sufficienti all’età di 42 anni e 10 mesi per l’uomo, e un anno in meno per la donna.
Altra alternativa altrettanto efficace è la cara Quota 103, che con 41 anni di contributi permette di andare in pensione subito. Ci sono poi lavori che hanno funzionalità particolarmente usuranti, che danno libero accesso al pensionamento anticipato.