Tasse più alte per chi ha chiesto questo bonus: altro che regalo! Quello che ti hanno dato te lo richiedono con gli interessi
Il 2025 si aprirà con una brutta sorpresa per chi ha goduto di una super agevolazione negli anni scorsi. Scopriamo di cosa si tratta.
Siamo alle prese con gli ultimi ritocchi alla prossima Legge di Bilancio e il governo Meloni lascia trapelare, di tanto in tanto, alcune notizie che fanno presagire spiacevoli sorprese per molti contribuenti del nostro Paese.
L’Italia, com’è noto, deve rispettare alcuni obblighi di bilancio stabiliti in sede UE che non le consentono di spendere in deficit più di tanto, e i Governi, più o meno tutti negli ultimi anni, sono assai spesso costretti a rivedere alcune politiche economiche, emanando norme talvolta anche impopolari.
Non essendo più possibile tagliare ulteriormente i costi su Sanità e Scuola – anzi, pare che sia in previsione un incremento dei fondi pubblici in questi settori – le risorse per far quadrare i conti, ahinoi, dovranno essere scovate aumentando le entrate: il che significa più tasse.
Ma avendo ridotto proprio di recente le aliquote IRPEF – passate da 5 a 3 – con conseguente calo di introiti per il Fisco, corre quasi d’obbligo, per l’esecutivo, racimolare ciò che serve prendendo di mira non i redditi ma i patrimoni. E, in particolare, andando a colpire gli immobili.
Dal “bonus” al “malus”
Siamo reduci, a partire dal noto Decreto Rilancio del maggio 2020, da un periodo di fortissime agevolazioni sulle ristrutturazioni immobiliari. In particolare, ricordiamo che l’elemento centrale su cui puntare per far ripartire l’economia nel dopo Covid fu il noto Superbonus al 110%.
Ristrutturare casa, ottenendo indietro come detrazione più di quanto si è speso: questa, in sintesi, la filosofia che stava dietro al primo Superbonus. Una conseguenza poco nota di tali operazioni edilizie piuttosto radicali è che, migliorando casa, si rivela necessario anche rivedere le rendite catastali ad essa collegate. Rendite che, come si sa, forniscono la base di calcolo per l’IMU e per altri tributi connessi alle compravendite.
Cosa succederà dal prossimo anno
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha dichiarato alla stampa che, a partire dall’anno nuovo, partiranno le verifiche sugli adeguamenti delle rendite catastali degli immobili oggetto, negli anni passati, alle ristrutturazioni agevolate via Superbonus al 110%.
Poiché l’aumento della rendita catastale conseguente alla ristrutturazione comporta l’aumento delle tasse, si prevede che le casse dello Stato beneficeranno positivamente dell’extragettito, e le operazioni di verifica e controllo degli adeguamenti nei prossimi mesi contribuiranno a convincere i contribuenti restii ad aumentare le rendite quanto prima.