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Pensioni, a febbraio c’è la bella sorpresa per (quasi) tutti: un importo così era tanto che non si vedeva | Cosa ti danno in più

Coppia di anziani guarda le schermo del proprio device e sorride
Coppia di anziani felici dopo aver verificato gli importi della propria pensione – StockAdobe – jobsnews.it

Basta aspettare un paio di mesi e i pensionati riusciranno ad avere qualche soldo in più: scopriamo cosa succederà con il mese di febbraio.

Nonostante manchino pochissimi giorni al 2025, i pensionati italiani, per avere l’aumento previsto sul proprio assegno previdenziale, dovranno aspettare il mese di febbraio: gennaio, purtroppo, avrà ancora importi non adeguati.

La Legge di Bilancio ha infatti confermato un aumento delle pensioni dello 0,8% per l’anno prossimo, ma, come sempre succede, i tempi tecnici che l’istituto si deve necessariamente prendere per elaborare i cedolini faranno slittare l’incremento con l’assegno di febbraio, il quale includerà anche l’arretrato per il mese precedente.

Si tratterà pertanto di un mese, quello di febbraio, decisamente importante, come non si vedeva da tempo. E ciò andrà ovviamente a tutto vantaggio di coloro che hanno redditi previdenziali bassi. Anche se di poco, questo aumento riuscirà in parte a contrastare il costo della vita, che si rivela sempre più caro.

L’aumento previsto sarà applicato anche alle pensioni minime, le quali otterranno anche un incremento aggiuntivo, del 2,2%. Ciò nonostante, i calcoli dovrebbero portare ad aumenti a regime piuttosto irrisori, portando il trattamento minimo da 614,77 € a 616,67 €: poco meno di due euro.

Il cedolino di gennaio

Attenzione però al cedolino di gennaio il quale, come accennato, non prevede alcun incremento. Piuttosto, potrebbe anche verificarsi che gli importi erogati differiscano al ribasso rispetto a quelli dei mesi precedenti. Va infatti considerato che tra gennaio e febbraio è previsto il recupero di quanto dovuto al fisco, per il ricalcolo delle trattenute fiscali 2024.

Se sommiamo la mancata rivalutazione con il recupero fiscale, è chiaro che a gennaio molti pensionati potrebbero avere una amara sorpresa. Per molti tutto questo potrebbe rappresentare un grosso problema, soprattutto per coloro che sopravvivono con la pensione minima.

Coppia di anziani di spalle passeggia in autunno.
Pensionati a passeggio tra gli alberi – StockAdobe – jobsnews.it

Il cedolino di febbraio

Ma basta aspettare un mese e, finalmente, la rivalutazione della propria pensione sarà piena. Ovviamente, si dovrà tener conto delle cosiddette “perequazioni“, ovvero la meccanica che diversifica gli aumenti previsti in base alle fasce di reddito.

Le fasce, o i livelli, da considerarsi, sono tre: per i pensionati che percepiscono fino a tre volte il trattamento minimo l’adeguamento sarà pari al 100% del tasso previsto; per coloro che percepiscono pensioni tra le quattro e le cinque volte il minimo, l’aliquota scende al 90%; per tutti gli importi superiori a cinque volte il minimo, ciò che viene retrocesso è il 75% dell’adeguamento all’inflazione.