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Naspi, stretta dal Ministero: in questo caso non te la danno proprio più

Naspi addio - fonte_Canva - jobsnews.it
Naspi addio – fonte_Canva – jobsnews.it

Adesso anche in tema di Naspi, da parte del Ministero c’è la stretta definitiva. Ecco in quali casi non verrà più concessa.

La nuova Legge di Bilancio è andata a toccare moltissimi temi economici, e tra di essi anche la Naspi. La misura economica viene concessa dallo Stato Italiano al fine di riuscire a offrire a chi ha perso il suo impiego una certa continuità finanziaria.

Trovarsi improvvisamente senza un salario è fonte di viva preoccupazione, soprattutto in una società in cui non avere denaro non è certo semplice, ed espone a una serie di difficoltà a cui occorrerà poi fare fronte.

Quindi, coloro che hanno perso involontariamente il proprio lavoro possono procedere con la richiesta di indennità di disoccupazione, grazie alla quale si potrà ricevere un importo mensile che sarà pari al 75% la retribuzione media percepita durante gli ultimi 4 anni.

Ma con la nuova manovra, non saranno pochi coloro che dovranno rinunciare definitivamente all’aiuto economico.

Nuova Legge di Bilancio e prospettive in tema Naspi

Era il momento di intervenire sulla Naspi, e su quelli che sono i suoi capi saldi. Essa è stata introdotta da un decreto del 2015 e fino a questo momento ha offerto un importante aiuto a tutti coloro che hanno perso il lavoro. Fino alla precedente manovra economica, era possibile accedere al sussidio solo nel caso in cui si sia perso il lavoro in maniera del tutto involontaria. Diverso il discorso per coloro che si sono dimessi volontariamente: in quel caso non si ha accesso all’assegno mensile.

La nuova Legge di Bilancio andrà ad influire su ognuno dei requisiti che sono stati indicati dalla legge dello Stato Italiano. In particolare, si interviene sulla gestione dei contratti e sui fattori che offrono la possibilità di accedere alla Naspi. Conoscere la nuova normativa evita di perdere il sostegno economico nel caso in cui se ne abbia il bisogno.

Inps - fonte_Ansa - jobsnews.it
Inps – fonte_Ansa – jobsnews.it

Cosa sapere sulla nuova Naspi

Innanzitutto, secondo quelle che sono le nuove regole non si potrà ricevere il sostegno nel caso in cui si venga licenziati per assenza ingiustificata e prolungata dal luogo di lavoro. Allo stesso tempo, però, ci saranno casi in cui anche chi si dimette volontariamente potrà accedere alla misura. Ma attenzione al limite di settimane in cui si è prestato il proprio servizio.

Per poter beneficiare degli importi NASPI, occorre aver prestato servizio per almeno 13 settimane dalla sottoscrizione del contratto, e di aver quindi accumulato i relativi contributi, necessari per l’erogazione del sussidio.