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Partita Iva, il 2025 inizia con un’amara notizia: ora la decisione è ufficiale | Ti tocca farlo per i prossimi 3 anni

Agenzia delle Entrate - fonte_Ansa - jobsnews.it
Agenzia delle Entrate – fonte_Ansa – jobsnews.it

Il 2025 si apre con una brutta notizia per tutte le Partita Iva, lo dovranno fare per ben 3 anni. Ecco cosa sta cambiando e a cosa fare attenzione. 

Il 2025 non sarà di certo un anno semplice per molti lavoratori italiani. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha ormai deciso di dichiarare guerra spietata a tutti coloro che non seguono le regole o che si trovano a mettere in pratica dei comportamenti che non sono perfettamente in regola.

Sotto stretto controllo ci finiscono i movimenti di denaro, i conti correnti e anche le operazioni che potrebbero sembrare innocue.

L’introduzione del Concordato non offre molto spazio di manovra. Chi decide di aderirvi provvede all’invio della dichiarazione dei redditi con il modello precompilato e verrà sottoposto a un numero minore di controlli specifici. E considerando il gran numero di controlli che ci saranno da questo momento in avanti, potrebbe anche essere conveniente.

Per le Partite Iva però, è previsto ben altro.

Le Partite Iva nell’occhio del ciclone

Le Partite Iva, da molti anni ormai, dichiarano di sentirsi in netta difficoltà per via del sistema economico italiano che non sembra affatto favorirli. La tassazione è fin troppo elevata e, come se questo non fosse sufficiente, si sono intensificati i controlli nei loro confronti, al fine di evitare innanzitutto l’evasione fiscale, oltre a tutte le altre irregolarità di cui spesso si rendono protagonisti coloro i liberi professionisti o i dirigenti di piccole e grandi aziende.

Uno dei cambiamenti che proprio le Partita Iva hanno dovuto affrontare nel corso degli scorsi anni è stato il passaggio a un modo completamente differente di operare e di gestire i proprio conti. Stiamo parlando della fatturazione elettronica, che molti cambiamenti ha portato con sé e che sembra essere ancora destinata a creare scompiglio.

Fatturazione elettronica - fonte_Canva - jobsnews.it
Fatturazione elettronica – fonte_Canva – jobsnews.it

Fatturazione elettronica e nuovi cambiamenti

La fatturazione elettronica è stato uno dei mezzi più utilizzati al fine di prevenire l’evasione fiscale. Nel 2019 essa è entrata nel sistema economica italiano ed è stata da subito obbligatoria per tutti le Partita Iva che agiscono in regime ordinario. Ne erano esonerati molti professionisti, in particolare quelli inseriti nel regime forfettario. Esonero che a inizio 2024 è venuto a mancare, e anche i forfettari si sono ritrovati a dover utilizzare la fatturazione elettronica, anche se, ad onore del vero, erano già molti coloro che l’avevano adottata per la sua praticità.

Ora l’Unione Europea interviene, e continua a confermare l’obbligo dell’Italia ad utilizzare la fatturazione elettronica almeno fino al 2027. Occorrerà comprendere se, superato tale periodo si potrà tornare a scegliere tra i sistemi di fatturazione o se questo diverrà l’unico possibile.